Tre giorni di fuoco tra le foreste della Sila a cavallo fra le province di Cosenza e Crotone. A farne le spese una settantina di ettari di bosco di pino ricadenti nei comuni di San Giovanni in Fiore, Castelsilano e Caccuri andati in fumo per colpa dei “soliti ignoti”. Nella giornata di avant’ieri due Canadair decollati da Lamezia Terme e  tre elicoletti levati in volo dall’eliporto del Cupone, sono stati impegnati a spegnere le fiamme che ogni estate, impoveriscono il patrimonio  boschivo dell’Altopiano Silano. Nella giornata di ieri ha rischiato grosso la struttura che ospita la Comunità Exsodus  che fa capo a Don Mazzi che si è vista attorniata da lunghe lingue di fuoco. Oggi, invece, è toccata alla zona delle Vigne, posta fra Savelli e San Giovanni in Fiore, dove l’ennesimo incendio ha devastato diversi ettari di bosco. Impegnati in fatiche ciclopiche le squadre dell’Afor e della Protezione civile, i vigili del Fuoco dei distaccamenti di Crotone e San Giovanni in Fiore, le Guardie forestali e, certamente non per ultimi, i Carabinieri,  che insieme a molti proprietari sperano, in queste circostanze, di salvare il salvabile. Insomma ogni estate in Sila si ripete il solito copione: piromani anonimi e squadre di volenterosi che tentano di spegnere il fuoco.