Il presidente provinciale della Fisi (Federazione italiani sport invernali), Enzo Mele, ha scritto una lettera al commissario liquidatore dell’Arssa (Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura), Ettore Vaccaro per ricordargli che sono in scadenza le date d’adeguamento degli impianti di risalita del Cavaliere e di Monte Curcio che, se non fatti entro i termini stabiliti dalla legge, potrebbero determinare la chiusura degli impianti, mettendo in crisi un comparto importante per lo sviluppo turistico della Sila.
In particolare il presidente Mele ricorda, che sul versante di Camigliatello dov’è in esercizio una moderna ovovia capace di trasportare in sei minuti i passeggeri dalla località Tasso a quella di Monte Curcio, c’é necessità di una stazione intermedia per coprire il tratto di pista da quota 1500 a quota 1750 metri, mentre sul versare di Lorica la situazione è ancora più complicata, perché la vita tecnica della sciovia (o skilift) della Valle dell’Inferno che riporta gli sciatori dal tratto finale a quello iniziale delle pista, ha un’autorizzazione valida fino al 2013. La stessa scadenza riguarda la cestovia che da Cavaliere porta gli sciatori a Botte Donato (quota 1929 m) che per quella data, è soggetta a revisione.
“Se vogliamo pensare all’omologazione delle piste silane per le competizioni e gare di slalom regionali e nazionali – ha ribadito Mele – è necessario che l’Arssa avvii i lavori di ristrutturazione degli impianti, adeguandoli alle nuove normative”
La Fisi, infine, suggerisce all’Arssa di chiedere alla Regione i finanziamenti necessari per l’acquisto di alcuni cannoni per la formazione di neve quando questa scarseggia, l’installazione di un impianto d’illuminazione sul tratto di pista “Valle dell’Inferno-Codecola di Coppo” e la creazione di una vasca di accumulo d’acqua filtrata da collegare con i cannoni.
Insomma non c’è tempo da perdere, se non vogliamo perdere gli impianti silani di sport invernali, che sono l’unico di richiamo serio degli appassionati della neve di tutto il Mezzogiorno.