In un paese dove si vendono appena cinquecento copie di quotidiani al giorno, individuare un ragazzino di appena nove anni che costringe il padre a comprare il giornale quotidiano per leggere gli articoli sportivi che riguardano la squadra del cuore, merita una menzione speciale. Il ragazzo si chiama Piersaverio Greco (nella foto) e frequenta la IV classe elementare nel plesso “Vaccarizziello”. Piersaverio ha cominciato con leggere “La Gazzetta dello Sport” che parlava dell’Inter; poi ha capito che anche gli altri giornali danno risalto ai neroazzurri e così ha raggiunto un accordo con suo padre Francesco, che gestisce la pasticceria “Dolce Millennio” e che è, invece, interessato a leggere la cronaca locale. La scelta è caduta, di comune accordo, su “Gazzetta del Sud” che ora si passano da padre in figlio a seconda delle ore libere di entrambi. Ma il lunedì però si torna a leggere il quotidiano sportivo, che è stato l’artefice di aver avviato questo giovanissimo tifoso e leggere un giornale quotidiano. Il nostro è un paese pigro in fatto di lettura. Diciottomila abitanti che consumano appena cinquecento quotidiano al giorno (acquistandoli nelle sette edicole dislocate in punti diversi della città), è un dato mortificante, se si pensa soprattutto che in ogni famiglia (che sono circa 7 mila nuclei) vi sia almeno un diplomato e che i laureati sono oltre duemila. Dunque è proprio il caso di guardare con interesse questo ragazzo, perché da lui e dai suoi coetanei, che speriamo siano in tanti muniti della medesima passione verso la lettura, dipenderà la sopravvivenza, negli anni avvenire, del giornale quotidiano, inteso come mezzo di informazione ma anche di formazione delle nuove generazioni.
E’ quanto scrive “Il nuovo Corriere della Sila” nel numero di Febbraio già in edicola.