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IL POPOLO HA DIRITTO DI SCEGLIERE I PROPRI RAPPRESENTANTI

Si è svolta nel pomeriggio di ieri, presso il Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza, la riunione convocata dal presidente Mario Oliverio  per fare il punto sulla raccolta delle firme sulla petizione popolare per la modifica dell’attuale legge elettorale. Dopo aver ringraziato i comitati, la Confederazione Italiana Agricoltori, la Coldiretti e l’Unione Agricoltori, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, e tutte le associazioni ed i rappresentanti politici ed istituzionali che, a vario titolo, si sono mossi sul territorio per promuovere l’iniziativa, il presidente della Provincia di Cosenza ha fatto il punto sulle firme finora raccolte. “Ad oggi –ha detto Oliverio- abbiamo realizzato un primo obiettivo che è quello di aver raccolto circa 70 mila firme, anche se ancora mancano diversi plichi dalle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Non è facile raccogliere tante firme in sole tre settimane, in contemporanea con gli Europei di calcio e con il gran caldo di questi giorni. Eppure ce l’abbiamo messa tutta e i cittadini hanno immediatamente accolto il nostro invito, perché hanno pienamente compreso e condiviso il nostro obiettivo che è quello di dare una forte spinta al Parlamento per la modifica dell’attuale legge elettorale meglio conosciuta come Porcellum o “legge vergogna”. I tempi stringono. Fra un mese Montecitorio chiuderà per le ferie estive. A settembre saremo già alla vigilia della campagna elettorale per la scadenza naturale del mandato. Oggi apparentemente non c’è nessuno che non affermi la volontà di modificare l’attuale legge elettorale. C’è anche chi, per apparire il più convinto e determinato di tutti lancia sfide e avanza nuove proposte. Abbiamo la piena consapevolezza che, spesso, tutto ciò serva solo a determinare la conservazione dello status quo. In questi giorni è stata avanzata la proposta sul semipresidenzialismo. Una proposta su cui, aldilà del merito, ci si potrebbe anche confrontare se il tempo lo permettesse.  Tutto ciò che si mette in cantiere oggi è finalizzato solo a lasciare le cose immutate. Si rilanciano le proposte per lasciare tutto come prima. Dico questo perché sono marchianamente evidenti i tentativi di molti di mantenere l’attuale “legge-vergogna” che consente alle segreterie nazionali dei partiti di decidere chi deve entrare in Parlamento, sulla base dell’ordine della lista,  lasciando ai cittadini solo la facoltà di apporre una croce. Ancora una volta si vuole privare il cittadino di scegliere liberamente i propri rappresentanti in Parlamento. Ecco il motivo e il significato della nostra iniziativa. I cittadini lo hanno capito e hanno firmato in massa, nonostante il momento di sfiducia nei confronti della politica e delle rappresentanze istituzionali.  Se questo è il dato –ha proseguito Oliverio- c’è un motivo in più per intensificare la nostra raccolta per realizzare e superare l’obiettivo delle centomila firme. Centomila firme, anche in presenza di un Parlamento sordo ed insensibile, peseranno comunque sul tavolo dei partiti nella formazione delle liste.  Si tratta, perciò, di utilizzare al meglio queste ultime settimane prima delle ferie estive per realizzare questo obiettivo. Sono certo che la nostra spinta, che viene da una regione difficile e spesso apatica come la Calabria, non cadrà nel vuoto e nell’indifferenza. Nella mia vita ho imparato che anche un dito può muovere la luna. A noi spetta il compito di indirizzare il dito nella direzione giusta”. Infine, l’invito di Oliverio,  di produrre il massimo sforzo e di organizzare al meglio il lavoro di raccolta delle firme sul territorio e nei diversi comuni. ” La nostra è un’opera positiva – ha sottolineato -  che serve anche ad evitare che la sfiducia dei cittadini, che è molto larga e diffusa, prenda la strada dell’astensionismo e della non partecipazione alla vita democratica del Paese e al voto. Dobbiamo mettere in sintonia i partiti e i movimenti con la volontà popolare. E tale sintonia chiede la rimozione del vulnus che si è determinato attraverso una “legge vergogna” che nega ai cittadini di esercitare la propria sovranità e di scegliere liberamente coloro che devono rappresentarli in Parlamento”.  Piena adesione all’appello di Oliverio è stata espressa, nel corso dell’assemblea, da Giovanni Donato, segretario comprensoriale della Cgil, Francesco Gervasi del movimento ZonaDem, Tonino Perrelli, Segretario Nazionale del Patto per il Sud e per le Riforme, Franco Corbelli, leader di Diritti Civili e da diversi sindaci, amministratori locali e semplici cittadini intervenuti nel corso del dibattito.