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GUCCIONI E LARATTA IN VISITA ALL’OSPEDALE SILANO

“Noi siamo qua per assumere un impegno preciso, dopo che si è data esecutività a decreti che hanno dato il via allo smantellamento degli ospedali dei paesi di montagna come San Giovanni in Fiore, Acri, Serra San Bruno e Soveria Mannelli. L’impegno del Partito democratico, è di continuare nella battaglia per una giusta causa: mantenere i servizi ospedalieri e i livelli di assistenza adeguati in quelle aree interne,  senza i quali rischierebbero lo spopolamento e l’abbandono”. Questo è quanto hanno dichiarato gli onorevoli Carlo Guccione, consigliere regionale e Franco Laratta deputato nazionale, a conclusione di una visita al nosocomio silano, ricevuti dal direttore sanitario dott. Salvatore De Paola ed accompagnati dal capogruppo consiliare del Pd  al Comune, Pino Belcastro.  I due esponenti del Partito democratico, hanno criticato duramente il provvedimento che ridimensiona, di fatto, le strutture ospedaliere calabresi, senza peraltro aver risolto i problemi di rientro della spesa pubblica in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera. “Questo  piano di rientro  non ha tenuto conto – ha ribadito l’on. Laratta – delle gravi conseguenze che avrà nei luoghi di montagna  e nelle aree interne. Senza le strutture adeguate e senza  servizi essenziali e vitali per paesi grossi come San Giovanni in Fiore, Acri, Soveria Mannelli e Serra San Bruno, significa la morte certa, perché ci sarà lo spopolamento, l’abbandono e la “fuga” verso altre strutture sanitarie nazionali che poi la Regione Calabria si dovrà fare carico di rimborsare”. In base all’atto deliberativo n° 1659 del commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, l’ospedale di San Giovanni in Fiore a partire dal 28 maggio scorso, è stato ridimensionato ad “Ospedale di montagna” con solo 20 posti letto per medicina, 8 posti per emodialisi e 8 posti in chirurgia generale, che passa però in day surgery. Per tutto il resto la strutura ospedaliera di riferimento sarà Castrovillari, neanche Cosenza. Questo è quanto hanno stabilito i cervelloni di Scarpelli e Scopelliti, che non si sono resi conto neppure dov’é ubicato geograficamente, San Giovanni in Fiore, un paese-cerniera a confine tra Crotone e Cosenza, che al governatore della Calabria, ha dato settemila voti di preferenza, alle ultime elezioni regionali. Se proprio questo cataclisma doveva verificarsi almeno che ci avessero lasciati a Cosenza, che già è difficile raggiungere d’inverno, quando imperversano le bufere di neve  sull’Altopiano silano e la strade della la Sila è impraticabile. Guccioni ha promesso che quando il “Piano sanitario regionale di rientro” tornerà in consiglio regionale per la ridiscussione (non prima dell’inizio del nuovo anno),  il Partito democratico darà battaglia, perché così come è stato formulato dal commissario straordinario on. Giuseppe Scopelliti, è anticostituzionale e penalizza fortemente le aree interne della Calabria, ancora una volta prese di mira dai politici che non riescono ad amministrare con giustizia e lungimiranza i servizi essenziali per i cittadini.