Presentato, sul terrazzo dello Jure Café, nel corso della manifestazione “Libri in montagna”, una rassegna che vuole pubblicizzare i libri che le case editrici calabresi propongono per l’estate 2012, il libro di Gregorio Corigliano “I diari di mio padre” (Luigi Pellegrini editore, euro 16). “Il volume, – ha sottolineato l’ex caporedattore della Rai, oggi commissario del Co.Re.Com. la struttura di controllo delle comunicazioni del Consiglio regionale – propone i diari di guerra di mio padre, scritti a cavallo tra il 1938 e il 1946 e raccontano le peripezie di una guerra assurda che lo hanno visto, suo malgrado, protagonista, ma soprattutto vittima di atrocità che inevitabilmente ogni guerra impone”. Partito per il servizio militare, Antonino Corigliano, viene incaricato a svolgere la missione di ufficiale dell’esercito italiano in Libia. Ed è a Bengasi, dove è di stanza, che viene colto dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. A conclusione del conflitto, Antonino Corigliano, viene fatto prigioniero e tradotto fra i reticolati di un campo di concentramento a Yol in India, dove vi rimane cinque anni. “ E’ in questo periodo che mio padre ha pensato di scrivere i diari sulla sua esperienza di ufficiale prigioniero di guerra. – racconta il giornalista Gregorio Corigliano – Dai quali traspare la gioia iniziale, l’impegno in guerra e la terribile sofferenza della prigionia, che ho voluto portare a conoscenza della gente, attraverso una sorta di dialogo tra me e mio padre. Ma soprattutto per non dimenticare, ma anche per lasciare testimonianze vere di quello che è stato il secondo conflitto mondiale”. Alla manifestazione, moderata dal giornalista Leo Morabito, sono intervenuti il prof. Francesco Lopez, dell’Associazione “Cornelio Pelusio” di Alltia, la dott.ssa Antonietta Cozza, addetto stampa della casa editrice Pellegrini e l’assessore alla cultura del comune silano, Giovanni Iaquinta. Un interessante dibattito tra il pubblico presente e l’autore, ha concluso la serata.
Francesco Mazzei