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MAGGIORE ATTENZIOINE PER IL CIMITERO

Ho nella mente ancora indelebile il discorso che oltre venti anni fa, i fratelli Dario e Severino De Marco fecero davanti alla Chiesa della Costa, a proposito di una loro richiesta di assegnazione di un suolo al cimitero, rimasta purtroppo lettera morta. “Non ci volete neppure da morti!” dissero ad un assessore dell’epoca che con me aspettava l’uscita della salma di una loro congiunta il cui funerale si stava svolgendo in quella chiesa. Premetto che uno dei nostri interlocutori, esattamente Aldo Severino era stato consigliere comunale nel 1956 nel nostro paese, per conto della Democrazia cristiana. Entrambi, comunque, avevano ricoperto importanti ruoli sociali. Il primo era stato un funzionario dell’Opera Sila ed il secondo direttore dell’Ufficio postale, incarico che aveva ereditato dal padre. Poi per una serie di vicissitudini decisero di trasferirsi a Cosenza, ma il loro “pallino” rimaneva quello che una volta finito il passaggio su questa terra, volevano venire a riposare in pace nel paese che li vide nascere, crescere ed affermarsi. Ma non avevano fatto i conti con l’ottusità dei politici locali, che del cimitero se ne sono tutti strafregati. Perché “interessarsi del cimitero porta sfiga”, secondo alcuni illuminati politici nostrani. Fatto sta che giacciono in municipio, in qualche vecchio scaffale fuori uso, centinaia di domande di cittadini residenti e soprattutto di nostri emigrati rimaste inevase, domande che chiedono l’assegnazione di un pezzo di terra (meno di 2 mq) per costruirsi l’agognato loculo cimiteriale. Non basta non aver fatto nulla, in tutti questi anni, per fermare il forzato esodo che dal 1945 ad oggi ha costretto 7500 sangiovannesi ad emigrare all’estero e ultimamente in Italia. Costoro hanno diritto, se lo desiderano ancora, di poter tornare almeno da morti nella terra che le è stata matrigna. Allora un’amministrazione seria e propositiva dedichi un po’ di attenzione alla soluzione di questo problema, prima che sia troppo tardi, nel senso che di terreno intorno al pio luogo ormai ce n’è rimasto ben poco. In alternativa si pensi a localizzare altrove una seconda area cimiteriale, onde dare risposte positive a quelle centinaia di domande ormai dimenticate. Chi è nato in questo paese, ha diritto di poter riposare in pace nel luogo dove in vita ha espresso il desiderio di poter essere sepolto.