di Saverio Basile

Presentato ieri nel salone dell’Hotel Duchessa della Sila, il libro curato da Ferdinando Perri “Il deputato del popolo al servizio della gente di Calabria” (Editoriale Progetto 2000, pp. 256, euro 15). Si tratta dell’attività parlamentare dell’onorevole Pietro Buffone che è stato in Parlamento dal 1953 al 1976 in rappresentanza della Democrazia cristiana, il partito dei cattolici italiani, che lo ha voluto anche sindaco della sua Rogliano per oltre un cinquantennio. A presentare il volume nell’ambito de “Il maggio dei libri”: Pino Belcastro, capogruppo del Pd al consiglio comunale, il quale ha sottolineato la grande umanità e la disponibilità d’animo di questo deputato, soprattutto verso la gente più umile del paese; Gianpaolo Chiappetta, attuale capogruppo del Pdl al Consiglio regionale che si è soffermato sul carisma profuso verso le nuove generazioni da parte di D. Pierino; dell’on. Franco Laratta che ha ricordato una serie di aneddoti che hanno caraterizzato i loro rapporti politici nell’ambito della corrente fanfaniana; di Ernesto Funaro, già assessore regionale  che ha evidenziato la grande apertura verso chiunque si fosse rivolto a lui, indipendentemente dal credo politico. A concludere i lavori, che sono stati coordinati dall’editore Demetrio Guzzardi, il curatore del libro, il giornalista parlamentare Ferdinando Perri, genero del compianto on. Buffone che si è soffermato soprattutto sul ruolo svolto da Buffone nell’ambito delle Forze armate italiane, avendo ricoperto più volte l’incarico di sottosegretario alla Sanità e alla Difesa, con delega ai servizi segreti e di presidente della Commissione Difesa della Camera. Il volume contiene diversi contributi:  Giancarlo Fini  parla di “Un profondo legame con le radici popolari della sua terra”;   Mario Bozzo  evidenzia “Una solida cultura delle istituzioni;  Gianpaolo Chiappetta il quale sostiene che Buffone “Chiedeva il consenso ai più semplici per rappresentarli in parlamento”;  Gerardo Bianco che scrive di “Un parlamentare che ha saputo anticipare i tempi”; il generale Roberto Jucci, già comandante generale dei carabiniei, che parla di  “Un segno indelebile: la sua grande umanità”. Mentre l’on. Pierino Rende ricorda che fu “Allievo prediletto di don Luigi Nicoletti”, per lasciare poi a Ferdinando Perri il compito di “cucire” una serie di ricordi ma anche di proposte e di interventi in favore della Calabria e dei calabresi. La scelta di San Giovanni in Fiore, per presentare ieri questo libro, non è stata casuale. Nel grosso centro silano Pierino Buffone contava diversi amici intimi e in ogni competizione elettorale riusciva a prendere non meno di mille preferenze, perché il suo modo di agire, di fare e di parlare lo portavano ad essere “con il popolo e per il popolo”.