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TORNA LA LONTRA IN SILA

Gli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza, in servizio presso il Distaccamento di San Giovanni in Fiore, durante un controllo a piedi, lungo alcune aree particolarmente nascoste all’interno del Parco nazionale della Sila, hanno avvistato due esemplari di lontra (lutralutra), verosimilmente due adulti, maschio e femmina, durante la fase che precede l’accoppiamento, mentre giocavano animatamente in prossimità di una piccola cascata. Per gli agenti non è stato possibile documentare l’evento con riprese video, riuscendo ad effettuare un solo scatto. Hanno ritenuto opportuno, in ogni caso, allontanarsi quasi subito al fine di non disturbare i due mustelidi, animali selvatici e schivi, il cui contatto con gli uomini potrebbe alterare l’equilibrio già molto precario della loro vita in natura. In Italia, infatti, la lontra è un mammifero estremamente raro. Recenti stime parlano di un numero compreso tra i 220 e i 260 esemplari (Panzacchi et al., 2011). Essa è presente nella “Lista Rossa” del WWF-Italia quale “specie d’interesse comunitario”; è inserita nella Convenzione di Berna, ratificata dall’Italia con la Legge n.503/81, quale “specie di fauna rigorosamente protetta”; nella Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (CITES), ratificata con Legge n.150/92 e modificata dalla Legge n.59/93, integrata dal decreto legislativo 275/01, quale “specie gravemente minacciata di estinzione per la quale è rigorosamente vietato il commercio”; nella Direttiva Habitat 92/43/CEE, recepita dall’Italia con DPR 8 settembre 1997 n.357, modificato e integrato dal DPR 12 marzo 2003 n.120, quale “specie di interesse comunitario” la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione e quale “specie che richiede una protezione rigorosa”. La Legge n.157 del 1992, inserisce la lontra tra le “specie particolarmente protette” per cui sono previste conseguenze penali per chi le cattura, le uccide o le detiene. Avvistare una coppia di lontre in natura è, dunque, un evento davvero eccezionale. Quello registrato dalla Polizia Provinciale di Cosenza assume particolare rilievo poiché, da recenti indagini circa la sua presenza, la Sila non aveva dato esiti particolarmente positivi. Da decenni era considerata estinta nella maggior parte dei corsi d’acqua. La Polizia Provinciale di Cosenza, diretta dal dott. Giuseppe Colaiacovo, è impegnata in prima linea in un’attenta opera di controllo del territorio e, soprattutto, delle zone più interne al fine di contrastare atti di bracconaggio e preservare il patrimonio faunistico ed ambientale della Provincia di Cosenza.