Archive for luglio, 2013

MISSIONE COMPIUTA PER FRANçOIS NOZZI

di Saverio Basile

Missione compiuta per François Nozzi, 55 anni, metà dei quali passati sui treni dell’alta velocità francesi (TGU) come capotreno. Il podista italo-francese ha impiegato 77 giorni (è partito il 28 aprile ed è arrivato a destinazione il 13 luglio 2013) per percorre circa duemila chilometri che separano Peynier (Francia) da San Giovanni in Fiore (Calabria),  il paese dei genitori. Il lungo percorso prima in territorio francese e poi lungo il “Sentiero Italia” senza mai prendere autostrade o superstrade ma solo sentieri di campagna o tuttalpiù qualche breve tratto di strada provinciale o strada poderale, è stato compiuto non senza difficolta, specie quando ha avvertito qualche lieve malessere per un calo di zuccheri o di potassio, risolto grazie al consulto telefonico con il proprio medico in Francia. Missione compiuta, dicevamo, perché questo lungo viaggio a piedi era un impegno che François aveva assunto al capezzale di sua madre Giuseppina Marra prima di morire. “Quando ho visto la Sila dalle alture di Acri – ha detto  François – ho pensato di avercela fatta, anche se ancora mi restavano due-tre giorni duri di saliscendi prima di arrivare a Camigliatello e poi a San Giovanni passando per il Germano”. Fisico asciutto ed un sorriso beffardo, quasi a voler dimostrare di averla avuto vinta sul caldo, la pioggia, il vento e il freddo che in questi 77 giorni di marcia lo hanno affaticato al punto tale da perdere 10 kg di peso. François ha fatto sapere ai familiari che lo aspettavano all’ingresso del paese, che egli avrebbe tirato diritto fino allo Sventramento ( oggi via Nazionale), per raggiungere la casa di mamma Giuseppina e rendere così omaggio ai suoi genitori che proprio da quella casa erano partiti sul finire degli anni ’50 del secolo scorso alla volta della Francia, in cerca di un lavoro che in Italia non riuscivano a trovare. Intervistato da Sila TV, François Nozzi, ha confermato di aver percorso  mediamente 25-30 km al giorno  e di avere alloggiato in qualche Bed and Breakfast che si trovava lungo il suo itinerario, diversamente utilizzava la tenda da campo che aveva nello zaino e qualche volta ha trascorso la notte anche in qualche convento ospitale. Alla domanda se fosse disposto a ripetere l’avventura per rientrare in Francia, ha detto con uno smagliante sorriso: “Ormai è fatta! Mia sorella mi ha già prenotato l’aereo!” Nel pomeriggio a Palazzo De Marco, François Nozzi, accompagnato dai parenti, è stato ricevuto dalle autorità locali  per una cerimonia di saluto.