Archive for settembre, 2013

IN GIRO PER LA SILA

di Marisa Giubilo

Quando la calura estiva si fa particolarmente sentire, una “fuga” per un breve giro turistico sull’Altopiano Silano è quasi d’obbligo, per chi intende sfuggire al caldo ma anche al caos automobilistico, che nel mese d’agosto, solitamente, prende d’assalto le città e i paesi. Un “giro” per allargare anche le proprie conoscenze su una strada nuova, un sentiero non praticato prima, una fontana ristrutturata, un villino rinfrescato di vernice. Insomma una gita “fuori porta” che ci fa riscoprire angoli stupendi di una regione piena di attrazioni, grazie alle sue bellezze naturali, costituite da un cielo sempre azzurro, aria pulita, prati sempre verdi, acqua limpida e tanta, tanta accogliente ospitalità. Tutte le località note e meno note della Sila, vivono così in questo intenso mese di agosto, il loro periodo più bello. Gente da ogni parte sale quassù per stare in contatto diretto con la natura, per ritrovare cose, che per chi abita nelle grandi città, sono cose d’altri tempi. Un fiore, una farfalla, una lucertola, un ruscello chiacchierone che scende a valle, una lucciola di sera, una stella che cade o un raggio di sole che fende una boscaglia, qui sono eventi di ogni giorno e la gente si lascia incantare, specie i più piccoli, da questa natura che in Sila è stata sempre prodiga. Naturalmente i luoghi preferiti dai turisti sono quelli posti “ove più chiaro si gode il sorriso del sole”: Botte Donato, la vetta più alta della Sila (quota 1.929 msl), dal cui rifugio si domina l’intero Altopiano, e poi ancora Camigliatello, Cupone, Fallistro, Montescuro, Lorica, Fago del Soldato, Cecita, Trepidò, Villaggio Mancuso e quei villaggi civettuoli costruiti dall’Ente di riforma. In ogni boschetto di pini, tende e roulot fanno da cornice, mentre ad ogni fontana gruppi di persone assaporano i cocomeri portati dalla Marina e tenuti al fresco e si trascorre così una giornata diversa… Lontani dai trambusti quotidiani, dai rumori che fanno impazzire e dall’inquinamento ormai sempre più invadente e devastante. Provare per credere!

Nelle foto: 1. Lago cecita, lago Arvo e lago Ampollino