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LARATTA RITIRA LA CANDIDATURA ALLA SEGRETERIA PROVINCIALE

Franco Laratta, candidato per l’Area Renzi alla segreteria della Federazione provinciale del Partito democratico di Cosenza, ha ritirato la sua candidatura, con una lettera inviata al segretario nazionale Guglielmo Epifani al quale scrive che “Quello che è accaduto nella Federazione provinciale di Cosenza, è ormai noto. In conseguenza delle palesi e continue violazioni di norme regolamentari non mi è più possibile andare oltre” ed evidenzia che “ molte assemblee si sono tenute e continuano a tenersi, alla presenza di garanti che si distinguono ed operano, non già come elementi di terzietà, bensì come pasdaran faziosi, indicati dall’organo provinciale di garanzia, già viziato nella terzietà sin dalla sua costituzione non paritetica, che si è distinto sin dal primo momento per assoluta faziosità, inducendo alcuni dei commissari ad abbandonare per protesta i lavori”. L’ex deputato Franco Laratta, fa notare che proprio oggi (per chi legge sabato 2 novembre) “la Commissione di garanzia provinciale, ha deciso, in assenza dei componenti dell’Area Renzi, di bocciare tutti i ricorsi (l’unico ricorso fin qui accolto, è stato presentato dal candidato dell’Area Cuperlo!) Ricorsi finalizzati ad ottenere il rispetto delle regole, anche in vista della celebrazione della gran parte delle assemblee congressuali, previste in data odierna. La scarsa trasparenza dell’intero processo congressuale in corso – scrive Laratta – ha già prodotto condizioni di impraticabilità delle assemblee congressuali di circolo, nelle quali non sono mancati problemi di ordine pubblico, mentre alcune sono state sospese o a più riprese interrotte. In tutte, comunque, si è registrata l’impossibilità per diversi simpatizzanti Pd, di iscriversi al partito”. Detto ciò l’ex deputato sangiovannese informa direttamente il segretario nazionale Epifani, inviandogli un documento che porta anche le firme dei deputati nazionali Ernesto Magorno e Stefania Covello unitamente a quelle dei consiglieri regionali Sandro Principe e Mario Franchino e di numerosi sindaci e consiglieri comunali della provincia cosentina. In tale documento è scritto: “Per quanto su esposto, i sottoscritti chiedono al Segretario nazionale di intervenire, nell’ambito delle sue funzioni e competenze, affinché venga ristabilita la legalità statutaria nell’ambito di un congresso provinciale che si è svolto e continua a svolgersi al di fuori di ogni principio democratico”.