Senza grande enfasi, ha aperto ufficialmente i battenti ed è entrato in funzione il distaccamento dei vigili del fuoco
di San Giovanni, posto a due passi dallo svincolo nord della superstrada Cosenza-Crotone. La dotazione dei mezzi non è ancora del tutto definita, ma nel grosso centro silano sono stati destinati ad operare sei mezzi e 28 vigili, compresi graduati e capisquadra. Non v’è stata, dicevamo, alcuna cerimonia, perché si “indugia” che arrivi il sottosegretario con delega ai pompieri Giampiero Bocci, il quale ha avuto un grande ruolo nell’accelerazione dell’iter, mantenendo fede agli impegni assunti con i rappresentanti dell’ente locale. Nella cerimonia di consegna dello stabile, il cui fitto è a carico del Municipio, erano presenti il sindaco Pino Belcastro, accompagnato dal vice sindaco Luigi Scarcelli e i vertici del Comando provinciale, l’ingegner Massimo Cundari e il suo vice Citrigno. Insomma, per com’era stata annunciata la data dell’apertura (forse meglio dire riapertura) fissata per lunedì 15 gennaio è stata rispettata. E a margine delle consegne e degli auguri l’orgoglio di Belcastro si coglie quando illustra ai vigili del fuoco, ma pure ad un gruppo di amministratori e cittadini, la storia tormentata di un distaccamento sempre promesso e mai istituito. “Qui si parla di pompieri da circa 80 anni! – dice il sindaco – Esattamente da quando fu pubblicato il decreto 27 luglio 1939 dal Ministero degli Interni. Poi, o per una ragione o per un’altra, connesse a mancanza di personale, a momenti di crisi economica o ad altro, l’istituzione di una caserma dei vigili del fuoco fu sempre rimandata”. Infatti, negli ultimi vent’anni si è assistito ad un mortificante apri e chiudi che ha infastidito questa popolazione (vigili volontari, vigili estivi, vigili ad ore ecc.), fino alla grande parata del sottosegretario agli interni Nitto Palma che il 12 novembre 2010 tagliava, in pompa magna, un nastro inaugurale di un Comando che avrebbe dovuto operare anche in difesa delle popolazioni dell’Alto Crotonese, nell’ambito del progetto “Soccorso Italia in venti minuti”. Questa volta speriamo sia la volta buona, considerato che l’istituzione del Distaccamento Sangiovanese è frutto di una legge a salvaguardia dei paesi di montagna, approvata dal Parlamento dopo la tragedia di Rigopiano, in Abruzzo, dove una valanga di neve investiva un albergo causando 29 vittime.