Preoccupazione tra i fedeli della Parrocchia dello Spirito Santo di San Giovanni in Fiore per il diffondersi in paese, della notizia della decisa soppressione da parte della Curia Arcivescovile di Cosenza-Bisignano, con la conseguenziale chiusura della Chiesa attualmente allocata nel capannone dell’ex Scuola tappeti orientali, concesso dall’Arssa, in comodato d’uso. Istituita dall’arcivescovo mons. Salvatore Nunnari, nel settembre 2008, al fine di assicurare una assistenza spirituale agli abitanti di un quartiere in continua espansione, che conta al momento circa 4000 abitanti, mentre d’estate registra puntualmente la presenza di turisti ospiti negli alberghi della zona e nei villaggi silani in prossimità del paese, la parrocchia è in grado di svolgere in pieno il compito di accogliere i fedeli chiamati a raccolta dal parroco D. Benedetto Veltri sia nei giorni feriali che in quelli festivi. Oltre al grande salone, capace di contenere fino a 250 persone comodamente sedute su banchi acquistati dai fedeli, la struttura dispone di altri locali adibiti a sacrestia, ufficio del parroco, servizi vari e due stanze per riunioni, oltre al piano terra in precedenza usato, dal Corpo forestale dello Stato, come sede provvisoria della caserma “Val di Neto” e attualmente restituito alla chiesa. In considerazione del numero di fedeli e, soprattutto, dalla presenza di tanti giovani, l’arcivescovo Nunnari ritenne, più volte, in occasione di manifestazioni religiose, di dover sollecitare gli amministratori comunali del luogo presenti in chiesa, a reperire un terreno nell’attuale Parco Comunale della “Pirainella” o, comunque, nelle adiacenze, dove far sorgere una nuova Chiesa al servizio di questa comunità, che ha sempre dimostrato attaccamento alla propria religione cattolica. Mons. Nunnari, in tali circostanze, ha sempre avuto modo di assicurare gli amministratori che i fondi necessari sarebbero stati reperiti fra quelli assegnati alla Diocesi dalla donazione dell’otto per mille. Al momento funziona regolarmente il Consiglio Pastorale, mentre un efficiente coro allieta la messa domenicale e brave catechiste preparano i ragazzi a ricevere la prima comunione. Quest’anno sono circa 180 i bambini in preparazione, a ricevere la prima volta l’ostia consacrata. Entra nella piena norma il numero dei battesimi, delle cresime e quello delle esequie. L’unico intoppo riguarda purtroppo le celebrazioni nuziali. Le coppie che contraggono matrimonio, scelgono per il giorno più importante della loro vita, una chiesa più bella del punto di vista artistico (Cattedrale, Duomo, Abbazia), ma ciò è comune a tante città e paesi d’Italia. Fatte queste premesse, il Gruppo Spontaneo di Fedeli, ha chiesto all’arcivescovo metropolita di Cosenza Bisignano, mons. Francescantonio Nolè, con la sottoscrizione di una petizione pubblica promossa all’esterno della Chiesa, di voler rassicurare i fedeli circa la continua esistenza della Parrocchia dello Spirito Santo. “Questo paese ha dato alla Chiesa Cosentina ben tre vescovi: mons. Umberto Altomare che fu parroco per 17 anni di Santa Maria delle Grazie; mons. Domenico Tarcisio Cortese, che fu vescovo di Mileto-Vibo-Tropea e mons. Leonardo Bonanno, attuale vescovo di San Marco Argentano-Scalea e tanti sacerdoti, frati e suore accolti nei diversi ordini monastici – ha detto uno dei coponenti del Comitato – perciò merita tutta l’attenzione dovuta a credenti che vogliono pregare Nostro Signore nell’assoluta serenità”. La petizione è stata inoltrata all’arcivescovo Nolé e al parroco D. Benedetto Veltri.