Ha preso il via, ieri sera mercoledì 7 agosto, nell’ambito dell’Estate florense, “Magarie Sonore”, residenza artistica che nasce da un progetto culturale promosso dall’associazione “Magarie” e sostenuto per il terzo anno consecutivo, dall’assessorato alla cultura del Comune di San Giovanni in Fiore guidato da Milena Lopez. Si tratta di un imponente evento culturale, strutturato in 5 giornate in località Serrisi, nel corso del quale saranno organizzati seminari musicali e di danza tradizionale, escursioni sul territorio e laboratori culinari. Mission dell’associazione culturale Magarie, che opera da anni in Calabria riscuotendo enorme successo e favore di pubblico, è, infatti,il recupero, la tutela e la trasmissione, soprattutto alle nuove generazioni, del patrimonio culturale tradizionale calabrese ed in particolare di quello dell’alto marchesato e silano. “Magarie sonore”, giunto quest’anno alla terza edizione – ha affermato l’assessore Milena Lopez, presentando l’iniziativa – si inserisce a pieno titolo nell’azione di valorizzazione e promozione del nostro passato, delle tradizioni etno-musicali e gastronomiche che hanno caratterizzato e caratterizzano il nostro territorio, che come amministrazione comunale stiamo portando avanti con determinazione. Sono tanti, infatti, gli eventi e le manifestazioni che abbiamo promosso ed organizzato in questi ultimi anni con il fine ultimo di rafforzare il senso di appartenenza ad una comunità che ha radici storico/culturali di straordinario valore e che ha saputo dare sempre un contributo fattivo alla storia del nostro Paese. Il Medioevo e Gioacchino da Fiore, i recenti incontri con gli autori locali sono solo alcune delle innumerevoli iniziative che abbiamo realizzato, con l’obiettivo di farle diventare appuntamenti fissi ed attesi dai nostri concittadini. Nel caso specifico di “Magarie sonore”, l’obiettivo principale è quello di recuperare la memoria storica ed il senso di appartenenza alla comunità florense, attraverso i suoni, i canti, la danza, le dinamiche del ballo e la cucina tipica. I seminari ed i corsi serviranno, quindi, non solo a presentare antiche ballate e musiche della tradizione al fine di tramandarle alle nuove generazioni, ma anche ad inquadrarle storicamente ed antropologicamente, per una riscoperta reale delle nostre radici”. “Ritengo il progetto uno strumento importante e fondamentale per il recupero, la salvaguardia e la trasmissione del nostro patrimonio culturale popolare e dei suoi valori – conclude la Lopez- Ringrazio pertanto l’associazione culturale “Magarie”, artefice dell’idea progettuale, ai cui rappresentanti si riconosce competenza e professionalità e con i quali è stato possibile instaurare una profonda sinergia ed una proficua collaborazione, che ha già prodotto buoni frutti. Nei due anni precedenti, infatti, l’iniziativa ha riscosso un grande successo con una importante presenza di iscritti, soprattutto di esperti e studiosi di storia delle tradizioni popolari. Quest’anno, ritengo si possa andare anche oltre per la partecipazione già annunciata e confermata di numerosi appassionati provenienti da tutta l’Italia e dall’Estero, che avranno anche la possibilità di conoscere ed apprezzare le bellezze paesaggistiche, architettoniche e monumentali dell’intero comprensorio silano e le nostre prelibatezze culinarie ”.