L’abbazia florense è stata scelta dal FAI per essere inclusa nel censimento nazionale dei luoghi italiani da non dimenticare. È stata, pertanto, inserita nella campagna nazionale 2020 “I luoghi del Cuore”. Se arriverà ad ottenere 2mila voti, potrà accedere a rilevanti finanziamenti per la sua valorizzazione e tutela. “Si tratta di un riconoscimento importante per uno dei più belli e prestigiosi beni storico-culturali della Calabria che merita di essere sostenuto da tutti i calabresi. – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Milena Lopez – Il mio invito, quindi, è di votare l’imponente complesso badiale andando sul sito del FAI all’indirizzo web www.fondoambiente.it , scegliere l’opzione “I luoghi del Cuore” e selezionare “vota con 1 clic” che appare sull’immagine dell’Abbazia florense confermando il voto espresso seguendo il percorso guidato fino alla fine”. Facciamo nostro l’invito dell’assessore alla cultura di San Giovanni in Fiore invitando tutti i nostri lettori, ma soprattutto i sangiovannesi che sono residenti in altre regioni d’Italia o all’estero. “E’ un voto che aiuta la nostra città a crescere – ha detto Milena Lopez – perciò mi è gradita l’occasione per ringraziare il Fai nazionale e la delegazione Fai di Cosenza per aver riconosciuto il valore che riveste l’Abbazia florense, rappresentando, tra l’altro, uno dei più grandi ed importanti edifici religiosi della Calabria. Il grande apprezzamento del Fai per la nostra abbazia – prosegue la Lopez – si è manifestato ampiamente già nel corso della celebrazione della 27° edizione delle giornate Fai di primavera, che abbiamo ospitato lo scorso anno insieme al Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, ai Licei di città con la disponibilità del parroco Don Ruben e della Curia di Cosenza, rappresentando, quindi, un’ottima occasione per la candidatura alla campagna nazionale “I Luoghi del Cuore”. Grazie a quella iniziativa, infatti, il complesso badiale si è mostrato in tutta la sua bellezza, pregna di inestimabile valore. Con gli apprendisti Ciceroni dei Licei di San Giovanni in Fiore si è svolta un’approfondita e complessa esplorazione dell’imponente edificio religioso che, costruito fra il 1215 e il 1234, è pregno della simbologia del pensiero del grande Abate calabrese. Al contempo è stato possibile visitare i matronei e i locali che ospitano il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti e, grazie al prezioso contributo del presidente Riccardo Sicuro, sono state illustrate le preziose ristampe anastatiche di testi gioachimiti. Le guide messe a disposizione dal Comune, infine, hanno accompagnato i numerosissimi visitatori Fai all’interno della mostra fotografica permanente del fotografo Saverio Marrra e del Museo Demologico dell’economia, del lavoro e della storia sociale silana, che ospita in modo permanente importanti testimonianze delle tradizioni e della vita agricola e produttiva silana, all’interno del quale per l’occasione sono stati ospitati gli orafi di San Giovanni con le loro originali creazioni”.
Da quella esperienza che ha visto la collaborazione di segmenti importanti della comunità florense è nata, dunque, una importante occasione per l’Abbazia florense e per la nostra città, che adesso dobbiamo saper cogliere. Uniti, pertanto, esprimiamo un voto ed un sostegno convinto per questa grande Abbazia, simbolo non solo di un passato illustre ma anche testimone di una eredità culturale riconosciuta a livello Internazionale.