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RICORDI E RIFLESSIONI POST ELETTORALI

di Vincenzo Tiano

Ora che – dopo due mesi – la delusione del risultato elettorale è superata, mi sento di ricordare e salutare chi ha creduto in un’idea di politica che non ho la presunzione di definire migliore, ma sicuramente sentita. Il sentimento è stato il motore trainante di chi si è schierato, ha lottato e sperato. La crisi dei partiti tradizionali ha creato, da tempo, un vuoto di ideali, riempito da carrozzoni, mestieranti senza arte e candidati rampanti. Noi, a livello locale, pensavamo di andare controtendenza. Forse ci siamo riusciti, se consideriamo l’esito delle urne in relazione alle forze in campo (un gruppo di fuoco contro un’armata). Non posso dimenticare le persone che ho incontrato: ragazzi genuini e dagli occhi sorridenti, giovani leali e spontanei, uomini taciturni e riflessivi, donne sincere e appassionate, anziani simpatici e vitali. Quale politica volevamo? Una politica circolare, metaforicamente raffigurata da quella gente disposta in circolo alla chiusura della campagna elettorale (foto di Rosellina Paolini). La politica dei diritti e non dei favori, delle garanzie e non delle raccomandazioni, la politica del servizio e non del tornaconto, dell’altruismo e non dell’arrivismo, la politica del benessere e non dell’affare, dell’impegno e non delle poltrone, la politica della fiducia e non del lecchinaggio, della verità e non della propaganda, la politica sul territorio e non a distanza, di tutti e non di pochi. Avevamo, nel nostro piccolo, una concezione orientata al progresso materiale e spirituale della società. Una sana ambizione. Una politica che fosse in grado di far esplodere le potenzialità di tutti e, al contempo, fosse sensibile alle difficoltà di ognuno; che desse ai migliori le redini del potere e ai più svantaggiati i benefici della comunità. Non è retorica né vanagloria, ma esperienza (la mia prima e forse non ultima). Ho scoperto un mondo di relazioni che prima non conoscevo a fondo. È proprio vero che ogni uomo ha un senso se posto in relazione agli altri. Noi ci siamo messi in relazione, in modo naturale, motivati da una persona generosa e instancabile, senza partiti alle spalle, senza appoggi posticci e sversamenti di voti. In questo, nonostante tutto, abbiamo vinto. Siamo rimasti buoni amici, amanti della libertà e combattenti per giusta causa.