L’anno scorso di questi tempi la superstrada Paola-Cosenza-Sila-Crotone era interdetta ai mezzi pesanti a causa della chiusura del viadotto Ganganello, che per lungo tempo ha costretto mezzi pubblici e autocarri a scalare la cima di Montescuro e poi ad affrontare la lunga discesa verso Spezzano. Quest’anno i disagi continuano per la chiusura al traffico del ponte sul Cannavino, interessato ad improcrastinabili lavori di adeguamento antisismico, che però avrebbero dovuto essere completati entro il 30 novembre, data ultima concordata tra Anas e comune di Celico. Questo lungo viadotto sul Cannavino è uno snodo cruciale della Silana-Crotone, che ogni anno presenta criticità di non poco conto, costringendo i mezzi pesanti a seguire percorsi alternativi che spesso attraversano centri abitati come Maglie e Rovito, mentre i mezzi provenienti dal crotonese all’altezza di Garga, vengono dirottati sulla vecchia statale per Lorica e da qui attraversare poi il centro abitato di Aprigliano. Disagi che sembra non interessino nessuno: Anas, Provincia, sindaci ecc L’unico finora a farsi sentire è stato il consigliere regionale Guccione che ha chiesto all’Anas l’immediata riapertura del Ponte di Celico, che secondo notizie “riservate”, dove pare mancherebbero soltanto le “prove di carico” per procedere al collaudo della struttura. Un intervento del Prefetto di Cosenza sarebbe certamente opportuno per evitare disagi che durano già da un anno.