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IL SOTTOSEGRETARIO COSTA IN VISITA ALL’OSPEDALI DI SAN GIOVANNI IN FIORE

A RICEVERE IL RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO LA SINDACA ROSARIA SUCCURRO

“La Calabria e in primis i comuni interni come San Giovanni in Fiore ed Acri, hanno diritto ad una sanità qualificata, in grado di dare risposte ai cittadini che non possono continuare ad emigrare anche per assicurarsi un’assistenza sanitaria per guarire da una malattia”. Questo è quanto ha dichiarato il sottosegretario alla sanita, Andrea Costa, in visita nei nosocomi silani accompagnato dal deputato Francesco Sapia, che più di una volta ha fatto notare a chi governa a Roma gli squilibri che penalizzano il Sud soprattutto in fatto di sanità. Alla visita non era presente il commissario di governo per la sanità, ovvero il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto. Un’assenza ritenuta “ingiustificata” dagli accompagnatori del sottosegretario. Intanto presso l’Ospedale di San Giovanni in Fiore a ricevere il rappresentante del governo la sindaca Rosaria Succurro, il direttore sanitario Antonio Nicoletti e alcuni amministratori dei paesi limitrofi. Poi un lungo giro all’interno del presidio ospedaliero, entrato in funzione quarant’anni fa, è oggigiorno quasi vuoto di pazienti e di personale sanitario, da quando entrata in vigore quella scellerata riforma che imponeva un Piano di rientro finanziario per i 18 piccoli presidi ospedalieri calabresi, che una successiva riforma regionale ne riduceva servizi e prestazioni. La visita del sottosegretario Costa, un’occasione per far rilevare all’uomo di Governo come da queste parti non siano ancora assicurati del tutto i Livelli essenziali di assistenza sanitaria previsti dal Servizio sanitario nazionale, constatando che la Calabria è più vicina all’Africa che al resto dell’Europa. A conclusione della visita il sottosegretario Costa ha ascoltato gli amministratori locali che hanno sollecitato un “interessamento fattivo e serio sul ripristino della rete ospedaliera calabrese in modo da dare risposte concrete all’utenza stufa di dover continuare ad emigrare anche per motivi di salute. Tra gli intervenuti, oltre al sindaco Succurro, il consigliere comunale Antonio Barile che ha criticato l’assenza del commissario alla sanità Occhiuto e il sindaco di Cerenzia, Giovanni Frontera che ha sottolineato che l’ospedale di San Giovanni in Fiore ha svolto in passato un ruolo importante anche per i paesi dell’Alto Crotonese. In sintesi, nei vari interventi si è evidenziato l’importanza che questi presidi tornino a funzionare come negli anni passati, per assicurare tranquillità alle persone che necessitano di assistenza sanitaria ad ogni livello, pur continuando a vivere nei loro paesi di origine evitandone così anche lo spopolamento.