SONO SALITI SUL TETTO PER POI SCENDERE IN CHIESA CON UNA FUNE. MAGRO IL BOTTINO QUALCHE SPICCIOLO NEL CANDELABRO

Ladro sacrilego ma atletico, ci tocca definire lo sconosciuto scugnizzo che stanotte, dopo la chiusura dei locali intorno all’Abbazia Florense, ha inteso dare inizio ad una scalata solitaria ma impegnativa per la conquista delle magre cassette delle offerte posizionate ai piedi del Battista, il santo protettore del nostro paese, che proprio in questi giorni i fedeli hanno festeggiato alla grande, dopo due anni di pandemia. Siamo certi che San Giovanni Battista ci sarà rimasto male, quando ha visto scendere, appeso a due funi (una nuova di zecca portata da casa) e l’altra usata per il suono delle campane, quello sconosciuto profanatore che dopo una salita ha dato inizio ad un’altrettanta impegnativa discesa proprio ai piedi dell’altare.  “Probabilmente – diceva una donna accorsa in mattinata in Chiesa – il ladro non si è reso conto, di dove si trovava”. È la prima volta che l’abbazia, luogo di culto e di cultura, viene presa di mira dai soliti ignoti, speriamo veramente che le tre telecamere posizionate in punti nevralgici dell’edificio possano avere immortalato questo “prode” scalatore, affinché la sua immagine possa essere divulgata a futura memoria. I carabinieri della locale stazione sono impegnati a visionare i filmati delle telecamere, con la speranza di dare un volto e un nome al sacrilego disturbatore della quiete dei santi.