L’INIZIATIVA E’ STATA ASSUNTA DALLA FONDAZIONE HERITAGE CALABRIA
Don Luigi Nicoletti, il sacerdote sangiovannese che fu un esemplare uomo di Chiesa, ma anche un bravo docente di liceo, un politico fervente ed un giornalista tenace, è stato ricordato nella sua città natale, a distanza di 65 anni dalla sua morte. Il merito va dato alla Fondazione Heritage Calabria che ieri nella sede sociale di San Giovanni in Fiore ha dato luogo ad una interessante conferenza a più voci per illustrare ognuno, dal proprio punto di vista, i diversi aspetti del personaggio Nicoletti. Dopo i saluti del presidente della Fondazione il dott. Salvatore Belcastro e il saluto dell’assessore Antonello Martino, in sostituzione del sindaco Succurro, assente per impegni istituzionali, la parola è stata presa dal vescovo ed amministratore apostolico della Diocesi di San Marco-Scalea, mons. Leonardo Bananno, studioso del pensiero e delle opere di D. Nicoletti, tanto da averne discusso una tesi di laurea presso l’Unical e di averne pubblicato una monografia sul “Movimento cattolico a Cosenza”, il quale ha illustrato le grandi capacità di D. Nicoletti dal punto di vista religioso: “uomo di Chiesa con una grande vocazione nel sociale, pronto a farsi carico dei bisogni della povera gente e di quanti indifesi subivano le angherie dei prepotenti dell’epoca”. Quindi è seguito un intervento molto circostanziato dell’ex deputato del Movimento Popolare Italiano, Paolo Palma, presidente dell’Associazione “G. Dossetti” che ha messo in parallelo i due personaggi Nicoletti-Dossetti esaltando le comuni azioni per l’affermazione della Democrazia, come scelta di vita e di pensiero. Lorenzo Coscarella, storico e componente del direttivo ICSAIC, ha scardinato – invece – una precisa documentazione sull’attività politica di don Nicoletti, denominato lo “Sturzo della Calabria” per aver preso parte alla fondazione del Partito popolare italiano e esserne divenuto poi, il primo segretario provinciale di Cosenza del nascente partito fondato appunto da D. Luigi Sturzo. Il giovane studioso Coscarella si è poi imbattuto in una ricca documentazione raccontando l’attività di D. Luigi Nicoletti come assessore provinciale e anche come segretario provinciale della nascente Democrazia Cristiana. Infine è toccato a Saverio Basile parlare di D. Luigi Nicoletti come giornalista, a cominciare dalle prime esperienze sulle pagine della Voce cattolica e de L’Unione, giornali molto seguiti all’epoca, fino ad assumere la direzione di Parola di Vita, il giornale dei cattolici cosentini che mantenne ininterrottamente dal 1936 al 1939 e alla successiva fondazione di Democrazia cristiana, organo della D.c. Su queste pagine Nicoletti si rivela subito il grande editorialista che vuole contribuire a formare la nuova classe politica, dopo la caduta del fascismo, chiamando a raccolta i giovani emergenti della nostra provincia. “Don Luigi Nicoletti fu un personaggio ecclettico, instancabile e battagliero, ma soprattutto uno spirito libero – ha fatto notare Basile – che avrebbe meritato un maggiore riconoscimento dopo la sua morte avvenuta nel 1958”. I lavori sono stati coordinati dalla giornalista Pia Tucci, nella sede della Fondazione Heritage messa a disposizione da François Xavier Nicoletti, un emigrato sangiovannese che vive a Ginevra e che vuole contribuire all’elevazione sociale di quanti come lui hanno preso la via dell’estero alla ricerca di un lavoro dignitoso.