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I SOCI DELL’AMIRA IN VISITA ALL’ABBAZIA E AL CENTRO STUDI

AD ACCOMPAGNARE LA COMITIVA IL GRAN MAESTRO DELLA RISTORAZIONE BIAGIO TALARICO

DI FRANCESCO MAZZEI

Una nuova visione dell’enogastronomia turistica, in cui la degustazione non è più il solo elemento dirimente nella scelta di una destinazione, ma si unisce alla richiesta di una crescita culturale a tutto tondo del territorio. Un trend che può offrire maggiori conoscenze nel campo dell’ospitalità, ma soprattutto nuove possibilità di declinazione del ruolo del maitre, sempre più comunicatore di tutto ciò che ruota attorno al mondo della ristorazione e alla storia di un luogo, egli infatti, si fa vettore di una serie di informazioni di cui il turista potrà far tesoro. Con questi obiettivi continuano gli incontri dell’A.M.I.R.A sezione Cosenza – Sila, l’apprezzata associazione dei Maîtres guidata dal fiduciario GMR Biagio Talarico che con la collaborazione di tutti i soci, promuove una serie di eventi  con visite guidate che valorizzino il mondo della ristorazione e culturale  calabrese. Incentivo propulsore di questo sodalizio infatti, è far conoscere l’enogastronomia, gli usi, i costumi, le tradizioni, la civiltà di un territorio oltre a quello naturalmente, di far crescere e migliorare, una categoria professionale che merita stima e considerazione. L’iniziativa questa volta ha riguardato il territorio  di San Giovanni in Fiore, meta della giornata, la visita all’Abbazia Florense e al Centro Internazionale di Studi Gioachimiti. Gli amirini, sono stati accolti dal rettore del monastero gioachimita don Rodolfo Bruschi che ha impartito ai presenti la benedizione e dal presidente del celebre istituto culturale Riccardo Succurro che con la sua dotta lezione ha fatto immergere gli intervenuti, attraverso le illustrazioni delle opere e delle figure, nell’affascinante utopia di Gioacchino da Fiore, il grande abate calabrese il cui pensiero non è rimasto chiuso nel Medio Evo ma si è proiettato nei secoli futuri penetrando nel cuore stesso dei processi formativi della civiltà europea. Esso è stato cosi variamente ripreso, assimilato e metabolizzato da divenire ancora oggi uno dei più frequentati crocevia della tradizione culturale e spirituale dell’Occidente. Gioacchino da Fiore infatti, per molti intellettuali, esperti e ricercatori va conosciuto, studiato e divulgato come uno dei grandi maestri della civiltà europea. Insomma, un evento di successo questo dell’AMIRA che ha infuso grande entusiasmo e con il desiderio da parte di tutti i soci di proporre altre giornate come questa vissuta a San Giovanni in Fiore. La degustazione del pranzo organizzato nei locali dello Jure Cafè Restaurant dallo chef Andrea Oliverio infine, ha concluso la manifestazione.