Migliaia di turisti e villeggianti hanno preso letteralmente d’assalto l’Altipiano Silano il giorno di Ferragosto. Mete preferite Camigliatello, Lorica, Silvana Mansio, Fallistro e Trepidò, dove si sono attendati lungo gli argini dei fiumi Neto, Arvo, e Cecita, allestendo tendopoli con tanto di illuminazione prodotta dai gruppi elettrogeni portati da casa. “Una giornata diversa dove poter avvertire il senso del selvaggio in mezzo ad una nautura non ancora contaminata”. Ci ha fatto notare un gruppo di di turisti provenienti dalle Svizzera, richiamati da un sangiovannese che ha voluto far conoscere la propria terra d’origine a tanti connazionale e compagni di lavoro, che non conoscevano queste contrade. Tutto esaurito negli alberghi e ristoranti di Camigliatello, Lorica, Silvana Mansio e San Giovanni in Fiore. A Lorica il giro del lago Arvo, al prezzo di sole 10 euro, ha fatto felici decine di ragazzi che per la prima volta hanno potuto navigare sulle acque calme del lago di Lorica, gustandosi il panorama di un villaggio che si specchia nelle acque azzurre del lago. Altra metà preferita dai turisti “I giganti della Sila” di Fallistro, per il quale il Parco nazionale della Sila, ha avviato una pratica per ottenere il riconoscimento dell’Unesco, quale patrimonio dell’Umanità. Al gran completo le case di accoglienza di Serrisi, Barracchelle e Cagno, dove boy scaut, religiosi e giovani del CTG, sono tornati anche quest’anno accogliendo l’invitodelle rispettive Diocesi (Brindisi per Serrsisi)i, San Marco Argentano (per Barracchelle) e Cosenza (per Cagno). Insomma la Sila, ancora una volta, ha offerto a giovani ed anziani il magico incanto di un paesaggio e di un ambiente altrove impensabile.