Partito democratico, Partito socialista e Unione di centro (PD-PSI-UDC), chiedono insieme la “testa” del presidente del consiglio comunale, dott. Luigi Astorino (nella foto). E a firma di Giuseppe Belcastro, Domenico Lacava, Antonio Nicoletti, Giovanni Marra (Pd), Salvatore Lopez (Psi) e Monica Spadafora (Udc), è stata depositata al protocollo del Comune una mozione di sfiducia e una richiesta di convocazione del consiglio comunale. La mozione è stata trasmessa all’interessato, e per conoscenza, anche al sindaco Antonio Barile, nonché ai capigruppo consiliari. La richiesta prende le mosse dalla manifestazione pubblica indetta il 23 agosto scorso dal “Comitato Pro Abbazia” durante la quale si è parlato, tra l’altro, dell’occupazione da parte di una società privata di un’ala dell’archicenobio adibita a casa di riposo per anziani, prima gestita dalle Dame di carità “San Vincenzo de’ Paoli” un’ente caritatevole emanazione della Chiesa locale e da dieci anni a questa parte data in gestione dalla Curia Arcivescovile di Cosenza ad una società privata, dove già lavorava da tempo in qualità di medico, l’attuale presidente del Consiglio comunale dott. Astorino. Considerato che pende, presso il Tribunale di Cosenza, una causa civile per il rilascio e la riconsegna al legittimo proprietario (nel caso specifico il Comune di San Giovanni in Fiore) dell’immobile sito in via Monastero n. 56, che il comune ritiene sia occupato sine titulo, i sei consiglieri di opposizione, ritengono che esista “conflitto di competenza”, tra l’esercizio della qualifica di medico e quella di presidente del consiglio comunale in carica, “atteso che la carica di presidente del Consiglio comunale, – viene sottolineato nella mozione – è una carica istituzionale che necessita, da parte di chi l’esercita, trasparenza, imparzialità, equità, prestigio e rispetto delle regole; considerato, che tale situazione potrebbe ingenerare, in astratto, un conflitto d’interessi laddove il Consiglio comunale dovesse occuparsi della vicenda. I sei rappresentanti politici tutti schierati all’opposizione dell’attuale maggioranza di centrodestra, chiedono, pertanto, che su tale mozione possa esprimersi l’intero Consiglio comunale, “affinché venga stabilita l’immediata rimozione dalla carica di presidente del consiglio del dott. Luigi Astorino”. Intanto a cura del direttore de: infiltrato.it Emiliano Morrone nella sua veste anche di presidente del Comitato Pro Abbazia, è stata presentata all’avv. Bruno Calvetta, responsabile del Dipartimento n° 10 della Regione Calabria, una memoria in cui si fa la storia del progetto di restauro dell’Abbazia, dell’iter dei finanziamenti ottenuti, dell’espletamento della gara di appalto con l’affidamento dell’incarico all’impresa appaltatrice e alla successiva revoca del contratto, con il rischio di perdere i finanziamenti e di vedere sempre più peggiorata la situazione di staticità dell’archicenobio gioachimita. Nella “memoria” sono contenute anche le “carte” che fanno riferimento al passaggio di gestione della Casa di riposo dall’ente morale “San Vincenzo de’ Paoli” alla Società “San Vincenzo de’ Paoli srl” con il benestare dell’amministrazione comunale dell’epoca dei fatti. Insomma, una bella gatta da pelare che rende incandescente l’autunno, che già si affaccia freddo e colmo di nubi.