SEMPRE MENO LETTORI PER I QUOTIDIANI

Un tempo l’Unità era il quotidiano più diffuso a San Giovanni in Fiore. Se ne   vendevano ogni giorno dalle 70 alle 80 copie, con il picco di vendita di 200 copie la domenica e nei giorni festivi (1 maggio, 2 giugno, ecc.), mentre durante il festival dell’Unità si arrivava a venderne perfino 300 copie. Un successo che vedeva protagonista il popolo incolto, ma desideroso di apprendere quello che accadeva nel mondo. Oggi l’organo dell’ex Partito comunista italiano, ora Pd conta pochi lettori affezionati, fra questi segnaliamo Salvatore Mancina, Paolo Olivo, Peppino Ventrici e Giulio Oliverio, che non hanno mai mollato il “loro” giornale, anche quando non sempre ne condividevano alcune prese di posizione. “Il giornale è come una persona di famiglia, – sottolinea Salvatore Mancina – per cui ti ci affezioni al punto tale che non ne puoi fare a meno, perché in quelle pagine si riflettono i tuoi pensieri, le tue idee, le preferenze. Sai praticamente dove trovare l’articolo che ti piace leggere e i giornalisti che li firmano è come se li conoscessi di persona, perché man mano che leggi gli articoli “vedi” anche loro dietro il giornale”. Il problema del crollo dei quotidiani non riguarda soltanto l’Unità ma investe un po’ tutta la carta stampata in generale che più di tutti sta pagando l’invasione del web nelle case. Oggi ci si accontenta di leggere i titoli su internet, qualche notizie breve e poi si ritorna nel lasso di tempo, consentito dagli impegni di lavoro, a rileggere gli aggiornamenti. E così la vendita dei giornali quotidiani è calata in tutte le sette edicole del nostro paese, che insieme non vendono più di seicento quotidiani al giorno. Un riscontro negativo per una popolazione ancora abbastanza sostenuta e certamente più colta, rispetto a cinquant’anni fa, quando i laureati e i diplomati erano pochi e il giornale lo compravano solo i notabili del paese. Comunque il giornale quotidiano è una finestra aperta sul mondo. Se l’apri vedi qualcosa, diversamente sei destinato a rimanere al buio per il resto dei tuoi giorni.

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