Incredibile ma vero! Una nuova tac è stata consegnata ai medici dell’Ospedale sangiovannese dal direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Gianfranco Scarpelli. Un’assegnazione che ha fatto discutere, in un momento in cui le sorti del nosocomio silano sono orientate verso un forte ridimensionamento della struttura ospedaliera, che ha già portato alla chiusura dei reparti di chirurgia, ostetricia-ginecologia e pediatria e la riduzione a soli dieci posti letto in medicina, come abbiamo avuto modo di scrivere su quasi tutti i numeri del nostro giornale usciti nel 2012. Tuttavia ben venga l’assegnazione della TAC da parte dell’ASP cosentina e riportiamo, con sollievo, la dichiarazione del sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile, il quale presente alla manifestazione di consegna e messa in funzione della Tac, ha dichiarato che “Lo strumento dà garanzia diagnostica e offre un grande servizio in loco ai sangiovannesi”. Poi il primo cittadino sangiovannese ha tenuto a sottolineare che “Questo primo impegno mantenuto dal governatore Scopelliti e dal direttore dell’Asp di Cosenza Scarpelli, prevede a breve tre step: 1.Miglioramento dell’efficienza dell’attuale ospedale di montagna, tra cui la TAC già consegnata; 2.Avviata l’indagine su una possibile integrazione tra l’Ospedale di San Giovanni in Fiore e lo spoke di Crotone; 3.Quando il piano di rientro darà autonomia per la sanità in Calabria, l’ospedale di San Giovanni in Fiore, per come detto dal governatore Scopelliti, avrà un nuovo status, che sia quello di ospedale generale o altro, ma certamente una struttura migliore di quella attuale. Su questo primo passo fatto – ha proseguito Barile – non chiediamo i voti a sangiovannesi per il Pdl, ma condanniamo chi strumentalmente utilizza l’argomento ospedale per denigrare l’operato del centrodestra e se ne ricorda solo in campagna elettorale. Noi abbiamo lavorato, stiamo lavorando e lavoreremo per migliorare l’ospedale, anche lontano dalle elezioni politiche”.