PROPONGONO UN NUOVO RADAR

E’ motivo di orgoglio quando si viene a conoscenza che giovani del nostro paese (e sono tanti!) si fanno onore fuori dalla cinta del proprio territorio, grazie ai loro studi, al loro ingegno, alla tanta passione che mettono nel realizzare le cose in cui credono. Questo piccolo preambolo per presentare ai nostri lettori due giovani ingegneri sangiovannesi che in questi giorni, esattamente il 27 marzo scorso, ad Olhao in Algarve, in Portogallo, nell’ambito della Conferenza mondiale su “World CIST 2013”, hanno presentato nella sezione “Radar Technologies” due lavori frutto del loro intuito e del loro impegno professionale, realizzati presso uno dei più prestigiosi laboratori d’Italia: il Laboratorio di Microonde (Microwavelab) dell’Università della Calabria. Si tratta degli ingegneri in telecomunicazioni Francesco Spadafora e Antonio Costanzo. Il primo ha progettato e realizzato un sistema radar innovativo a basso costo ed elevata efficienza. Il secondo, invece, ha progettato un’antenna innovativa per sistemi radar, di dimensioni notevolmente ridotte, rispetto alle antenne standard. I lavori dei due giovani ingegneri sangiovannesi hanno catalizzato l’interesse di numerosi esperti che ogni anno trovano interesse a prendere parte alla Conferenza mondiale World Cist. In prevalenza sono militari della NATO, esperti di “radar tecnologies” ma anche  tecnici dell’aviazione civile e della marina mercantile, interessati sempre di più ad un traffico sicuro lungo le aviolinee che solgono il cielo e lungo le rotte oceaniche. Francesco e Antonio sono due “secchioni” per eccellenza (il giudizio non deve minimamente preoccupare le fidanzate) che d’estate fanno la giornata piena davanti al computer nel fresco del Parco della Pirainella (non a caso Francesco mi ricordava che ogni tanto gli portavo il caffè, visto che il loro “studio” era davanti a casa mia. I due hanno frequentato insieme il locale liceo scientifico e si sono laureati nella stessa seduta, conseguendo la laurea in ingegneria delle telecomunicazioni. Oggi, entrambi frequentano il dottorato di ricerca in ingegneria dei sistemi ed informatica presso l’Unical, dove sperano di poter dimostrare tutto il loro impegno: frutto di uno studio approfondito fatto di continue ricerche e confronti con le diverse intelligenze europee e mondiali. “Il nostro è un lavoro che non basta crederci, bisogna impegnarsi ed essere continuamente aggiornati sulle ricerche”, sostiene Francesco Spadafora, che spera di fare, quanto prima, un “salto” in America, dove tra l’altro conta una rete di amici e parenti.

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