SI PUNTA AD UNA FORESTAZIONE PRODUTTIVA

di Francesco Mazzei

Finalmente la riforma dell’AFOR è legge! Sei anni dopo l’avvio della procedura di liquidazione dell’ente, il Consiglio Regionale della Calabria, ha varato il provvedimento che trasforma la vecchia istituzione in “Calabria Verde”, un progetto ambizioso che è stato approvato nei giorni scorsi, grazie anche ai voti del Partito democratico. Ha votato contro solo il consigliere Franchino; si sono astenuti, invece, il gruppo dell’Idv e Damiano Guagliardi della Federazione della sinistra. Nasce dunque “Calabria Verde”, la nuova azienda della forestazione, che vuole dare un’immagine più moderna e soprattutto più efficiente nel settore della tutela e riqualificazione del territorio per dirla con le parole del presidente della regione Giuseppe Scopelliti: “Si da il via alla forestazione produttiva!” Il compartimento boschivo prova quindi a lasciarsi alle spalle inefficienze e sprechi e punta ad essere davvero utile. Insieme all’AFOR, via anche le comunità montane che vengono cosi soppresse e messe in liquidazione. Il nuovo ente “Calabria Verde” ne acquisisce funzioni, strutture e personale. Il Consiglio regionale della Calabria fa dunque un ulteriore passo nella direzione delle riforme dopo il capitolo Arssa. Nello spirito della legge la fine del precariato, almeno si spera, per gli ottomila dipendenti forestali e tra questi anche i settecento di San Giovanni in Fiore, di quello che l’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra (nella foto), ha definito un lungo precariato istituzionale. “La legge – ha aggiunto – è per noi indispensabile per quantificare la spesa e fare emergere le professionalità presenti nell’azienda. Insomma la parola d’ordine è razionalizzare: personale, costi, attività”. Per ottenere il voto favorevole del Pd, il principale partito di opposizione nel consiglio regionale, la natura del nuovo organismo, diventerà un ente strumentale della Regione Calabria di diritto pubblico dunque non economico.

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