di M. B.
Per un pomeriggio il sagrato davanti l’Abbazia Florense, ha cambiato volto. E’ bastata una rinfrescatina sui mattoni d’argilla che disegnano i “cerchi gioachimiti” con segatura di colori diversi e poi l’esposizione dei lavori in granito dello scalpellino Domenico Madia, che aderendo all’iniziativa proposta dall’assessore all’urbanistica Mario Iaquinta, ha accettato di presentare la sua produzione di manufatti che propongono un intelligente arredo urbano in questa zona antica del paese. La 1^ esposizione di lavori in granito avente come tema le tavole del Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore, infatti, ha consentito a questo giovane artigiano (al quale si deve la continuità di un mestiere favoloso), di dimostrare l’importanza dell’arredo urbano in un paese antico. Una panchina al centro del sagrato con cubi di fiori ai due lati, una fontana modellata con lastre di granito e poi ancora una serie di vasi a forma cubica colmi di fiori che hanno dato finalmente l’immagine di “San Giovanni in…fiore”. Tutti ispirati alle figure di Gioacchino, perché il drago delle sette teste, il salterio delle dieci corde, i cerchi trinitari, erano opportunamente raffigurati sui lavori in granito. L’evento meritava, comunque, una maggiore pubblicizzazione, magari con un pomeriggio musicale e qualche sagra che, non guasta se serve a richiamare gente da fuori, per visitare un centro storico medioevale che merita maggiore attenzione da parte dei suoi abitanti, dalle autorità locali e di chi è preposto a mostrae una Italia “eccellente”.