Quanti sono i sangiovannesi che ricordano ancora suor Eleonora? E quanti sono i nostri concittadini che hanno ricevuto direttamente o indirettamente benefici da parte di quella suora, che senza nulla chiedere ha fatto da badante (quando ancora questo termine era del tutto sconosciuto dalle nostre parti), trascorrendo notti insonni al capezzale di chi per il dolore non riusciva a chiudere occhi? E quanti sono quelli che si sono tolti il peso di un congiunto difficile da accudire, affidandolo a quella Casa di riposo, che aveva il nome “Ospizio” oggi cancellato dalla nomenclatura delle strutture assistenziali, perché ritenuto offensivo e poco “accogliente”? Riteniamo che suor Eleonora in sessant’anni di attività abbia reso un grande servizio a questa comunità che non può essere paragonato a nessuna RSA, dove confluiscono contributi e rette di diverso tipo e dove, chiunque vi lavori, giustamente, è retribuito nella giusta misura stabilita dalla legge. Bene. Per non dimenticare suor Eleonora e per dirle grazie di essere stata in mezzo a noi, c’è un solo modo: erigere un monumento che ne ricordi la figura, i sacrifici e l’abnegazione. Ce ne siamo fatti carico, ma il contributo che abbiamo sollecitato alla gente di San Giovanni si fa attendere o comunque, arriva con il contagocce. Chi può si faccia sentire e noi del giornale siamo ben lieti di venire a casa vostra a ritirare anche la modesta offerta di 10 euro, che non è certamente una grande cifra. Chiunque voglia contribuire all’erezione del monumento si metta in contatto con la redazione del giornale: 0984. 992080 oppure chiamando direttamente il direttore al cellulare340.6458675. Fatevi sentire!