Parafrasando il film di Umberto Lenzi, “Duello nella Sila” nel quale – guarda caso – un’artista da circo come Liana Orfei – ha avuto un importante ruolo, siamo tornati a duellare su queste montagne per cercare candidati a sindaco per il più grosso centro silano.
Gli unici che non si sono posti questo problema sono stati quelli del Popolo della libertà, i quali appena caduto Antonio Barile, hanno riproposto lo stesso nome per ripetere l’exploit della volta scorsa. Oddio di scontenti ce ne sono anche in questo partito, ma lì per li, hanno fatto finta di niente, bisogna semmai vedere come si comporteranno d’ora in avanti. C’è chi preannuncia liste “ribelli” e chi scommette, invece, che alla fine torneranno tutti a ripararsi sotto l’ombrello di Antonio, che – intanto – con Scopelliti ha dimostrato di avere un feeling travolgente, che speriamo porti anche un po’ d’attenzione al nostro popolo, che di problemi economici e sociali ne ha a iosa.
Invece, l’impresa si è rivelata difficile nel Partito democratico, dove neppure un “comitato di saggi” è stato finora in grado di segnalare l’uomo giusto al posto giusto. Troppi nomi, troppi incontri, troppi ma, e troppi se…che hanno finito con il creare solo scontenti e dare alito a contumelie che non giovano al partito, ma soprattutto alla causa di scalzare Barile e riappropriarsi della “Casa del popolo”.
Non comprendiamo il “silenzio” dell’on. Mario Oliverio che ha lasciato all’on. Franco Laratta il non facile compito di “trovare” il futuro primo cittadino di centrosinistra.
Qualche motivo ci sarà! Che siano gli stessi motivi che si rincorrono nei palazzi romani?
Se però i partiti avessero funzionato come una volta, quando facevano scuola di politica e formavano le future classi dirigenti, oggi certamente non ci sarebbero state le difficoltà riscontrate finora.
NEL PARTITO DEMOCRATICO SI CONTINUA A CERCARE IL CANDIDATO SINDACO
mar 21st, 11
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