IMMIGRATI UNA RISORSA

di Saverio Basile

Ad otto anni dall’inaugurazione del Museo narrante dell’emigrazione, allestito a Camigliati nel Parco letterario Old Calabria, è stata aperta oggi la nuova sezione dedicata all’immigrazione. “Un atto dovuto in questa regione – ha detto Gian Antonio Stella de “Il Corriere della Sera” – che, da terra di emigrazione, sta rivivendo la drammatica esperienza al contrario e diviene terra di accoglienza e di immigrazione”. L’idea di allestire un “container” adiacente “La nave della Sila” dove far scorrere le immagini di uno dei tanti sbarchi sulle coste italiane e calabresi in particolari, parte dall’arrivo della nave “Vlora” al porto di Bari l’8 agosto 1991 e segna per il nostro paese l’inizio di una nuova e dolorosa storia che viene raccontata – appunto – per ricordare i tragici viaggi, attraverso il mare e il deserto, cui sono sottoposti alla giornata i migranti di questo Terzo Millennio, spesso in fuga da drammi sofferti nei paesi d’origine. La voce narrante di Erri De Luca, dal suo “Cimitero di Lampedusa”, introduce i visitatori in un percorso di 8 minuti di immagini e storia. Un modo originale di raccontare un tema sociale così complesso ed urgente, perché faccia breccia nei giovani, utenti privilegiati. A discutere di questa “immigrazione forzata”, oltre al giornalista e scrittore Gian Antonio Stella, anche Vito Teti, Mirella Stampa Barracco della Fondazione “Napoli Novantanove” e Mario Caligiuri, assessore regionale alla cultura, che hanno focalizzato il problema immigrazione, giungendo nella conclusione che l’accoglienza di questi sfortunati fratelli non è soltanto un fatto di giustizia sociale, ma anche un fenomeno di crescita economica e sociale dell’Italia, per giungere all’appello di Papa Francesco che condanna la globalizzazione dell’indifferenza e dice “La mia visita a Lampedusa punta a risvegliare le coscienze di ognuno di noi che ci riteniamo fratelli in Cristo”. Ha condotto il dibattito Matteo Cosenza, direttore de “Il Quotidiano di Calabria”.

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