di Valeria Pellegrini
Per il quinto anno consecutivo l’Ente Parco Nazionale della Sila offre la possibilità di far conoscere a tutti uno degli ambienti meno conosciuti, ma tra i più affascinanti di un Parco naturale: il cielo. Dopo il grande successo delle prime quattro edizioni di “Sotto i Cieli del Parco”, il quinto appuntamento va a consolidare la proficua collaborazione tra il Parco Nazionale della Sila e l’associazione astronomica “Star Freedom Onlus”, che ha rinnovato il proiettore del planetario puntando verso una definitiva digitalizzazione delle immagini, delle animazioni e della loro gestione.Tra i tanti luoghi in cui si possa osservare un cielo stellato, il Parco della Sila offre sicuramente le migliori condizioni in quanto a siti osservativi, tra affascinanti scenari naturali o siti di alta montagna, in assenza di inquinamento luminoso e sotto un’atmosfera limpida, delle vere e proprie “oasi di buio”. La novità del 2013 è rappresentata da un unico ed inedito spettacolo al planetario sul tema astronomico centrale a cavallo della notte di San Lorenzo: “le Stelle Cadenti”. Questo è, infatti, il titolo dell’evento che verrà presentato al planetario una volta in ciascuna delle tre giornate dedicate agli spettacoli in cupola. La nuova lezione si svilupperà ammirando lo spettacolo delle meteore all’interno della cupola, verrà illustrata l’origine del fenomeno e lo sguardo degli spettatori si spingerà verso le comete e la loro connessione con le meteore e con l’origine dell’intero sistema solare. Gli altri spettacoli, intitolati: “Le notti stellate d’estate della Sila”, si articoleranno attorno alla scoperta del cielo, delle costellazioni visibili durante la serata osservativa, dei pianeti e degli oggetti del profondo cielo osservabili al telescopio. Durante la notte di San Lorenzo sul lungo lago di Lorica e nella serata seguente al Centro Visita A. Garcea, a Villaggio Mancuso, prenderà forma una nuova formula di serata osservativa aperta a tutti, che propone un nuovo e più affascinante approccio al mondo della notte e dei suoi segreti. Il cielo verrà, infatti, svelato al pubblico in due distinte fasi che avvicineranno gradualmente al cielo e alla sua storia. In una prima fase gli esperti, a turno, guideranno gli spettatori al riconoscimento di stelle e costellazioni grazie a degli speciali puntatori laser, indispensabili per indicare con precisione forme e posizioni delle costellazioni. Contemporaneamente il pubblico ascolterà delle letture notturne, alla debole luce delle candele, per conoscere più a fondo le antiche leggende e la mitologia strettamente connessa alle stelle e alle costellazioni visibili. Verranno così svelati le ragioni alla base dei nomi delle stelle, i perché delle forme rintracciabili nel cielo, i legami che uniscono i più vari personaggi che popolano la sfera celeste. La seconda parte della serata ricalcherà, invece, lo schema che il pubblico di Lorica e di Villaggio Mancuso ha apprezzato tanto negli ultimi tre anni. Orientandosi verso gli aspetti più puramente scientifici dell’osservazione astronomica, si aprirà l’esplorazione del cielo con i telescopi dell’associazione e la proiezione della superficie della luna in diretta su uno schermo, ripresa grazie a una particolare telecamera. Le immagini così ottenute potranno essere ‘’catturate’’ con un semplice clic dagli stessi partecipanti, che potranno portare a casa le immagini digitali ottenute. In un momento particolarmente importante per il Parco Nazionale della Sila per la candidatura al riconoscimento come Riserva della Biosfera nell’ambito del programma MAB (Man and Biosphere) dell’Unesco, questo appuntamento intende contribuire a migliorare il rapporto tra uomo e ambiente, sposando appieno il lavoro dell’Ente Parco, che mira alla conservazione delle risorse naturali, alla riduzione della perdita di biodiversità ed all’attuazione di uno sviluppo sostenibile. In tal senso la salvaguardia delle “oasi di buio”, attraverso politiche che mirino all’abbattimento dell’inquinamento luminoso, sempre più crescente anche nelle aree protette, conduce a una relazione maggiormente equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi. D’altro canto il cielo è un patrimonio naturale proprio come una qualsiasi riserva naturale terrestre e l’Unesco nel 1992 ha dichiarato il cielo stellato “patrimonio mondiale” da proteggere e conservare con ogni mezzo. I Parchi naturali, come quello della Sila, possiedono ancora delle isole di buio per le generazioni future, i luoghi nei quali sarà possibile, specialmente in paesi densamente popolati come il nostro, osservare l’integrità del paesaggio notturno.