LA CITTADINANZA NEGATA

di Mario Orsini

Margherita Lombardo vive a Windsor dalla nascita, ma è figlia di italiani. Suo padre e sua madre sono nati e vissuti a San Giovanni in Fiore. Poi negli anni ’60 emigrano negli Stati Uniti per farsi una nuova vita. Dopo un paio d’anni sua madre diventò cittadina americana, col risultato della perdita di quella italiana. Nel 1975 nacque il fratello maggiore di Margherita che divenne automaticamente cittadino italiano grazie al fatto che il padre aveva conservato la cittadinanza italiana. L’anno dopo la famiglia si trasferisce in Canada dove nel 1981 nacque, appunto, Margherita, ma intanto il padre aveva perso la cittadinanza italiana per non avere ottemperato all’espletamento di una pratica burocratica che egli vivendo lontano disconosceva. “Quando sono nata in Canada – dice Margherita – ormai avevo perso ogni diritto all’acquisizione della cittadinanza italiana. Il mio caso non è l’unico – sostiene – perché ci sono tanti italiani all’estero che rimpiangono la loro terra d’origine e che hanno perso il diritto di conservare almeno il privilegio di essere italiani, avendo avuto trasmesso dai propri genitori storia, lingua, tradizioni e cultura italiana, me inclusa”. Ora Margherita Lombardo che si ritiene a tutti gli effetti una “sangiovannese dalla testa dura”, si è fatta promotrice su facebook di una sottoscrizione diretta al presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano e ai presidenti dei due rami del Parlamento, perché ripristinino una vecchia norma che garantisca agli italiani di origine che vivono all’estero, di avere la doppia cittadinanza, ovvero quella italiana e quella del paese dove vivono. “Ho bussato al Consolato italiano di Windsor e agli Uffici della Questura di mezza Italia, durante i miei numerosi viaggi di studio nell’amata Patria e qualcuno mi ha risposto che la strada più “liscia” è quella di sposare un italiano, per acquistare la cittadinanza. Io, invece, la voglio chiara e limpida come l’acqua della mia Sila, per questo chiedo al Governo italiano di fare giustizia su questo sacrosanto diritto”. Non basta, giustamente, averli sradicati dalla loro terra per mancanza di lavoro, ora se ne disconosce perfino l’origine. Quanti condividono il problema di Margherita Lombardo e pensano di sostenere l’appello, possono collegarsi a: http://www.change.org/it/petizioni/restituire-la-cittadinanza-italiana-agli-italiani-emigrati-e-ai-loro-discendenti-fino-a-secondo-grado Un modo per esprimere la solidarietà ad una concittadina che vuole riconosciuta, giustamente, la qualifica di “italiana” a tutti gli effetti.

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