A Sangineto nel Castello dei principi Sanseverino
Il primo è autore di “Faide”; il secondo è ritenuto l’incanta-storie
Ci sono anche due nostri concittadini fra le eccellenze calabresi del 2013. Il prestigioso premio, consegnato il 12 agosto nello splendido scenario del Castello dei principi Sanseverino di Sangineto, ha visto protagonisti il cantastorie Danilo Montenegro e lo scrittore Biagio Simonetta. Entrambi sono stati premiati da una giuria di esperti per le loro attività. Al maestro Montenegro “grande interprete del canto popolare calabrese definito l’incanta-storie, miglior suonatore di chitarra battente” è stato consegnato un premio per l’arte. A Biagio Simonetta, invece, il premio per il giornalismo e per la letteratura, “per la sua capacità di raccontare la Calabria coniugandola col resto d’Europa e tracciandone con schiettezza e coraggio ogni aspetto attraverso un’intesa produzione letteraria e giornalistica”. Queste le motivazioni della giuria, composta, fra gli altri, dall’editore Valter Pellegrini, dalla caporedattrice del Tgr Calabria, Annamaria Terremoto, e dal caporedattore di Gazzetta del Sud, Arcangelo Badolati. La serata ha registrato un vero e proprio boom di presenze con oltre 1500 persone nel castello dei principi Sanseverino. Simonetta, premiato dal giornalista Badolati, ha voluto dedicare il riconoscimento a Domenico Gabriele, ragazzino di 11 anni ucciso a Crotone mentre giocava a calcetto. «Raccontare il volto più truce di questa terra non vuol dire disprezzarla – ha dichiarato l’autore del libro “Faide” – ma amarla fino all’indicibile. Cosa sogno? Che si esca da questa indifferenza asfissiante, che si abbandoni il campanilismo inutile, e che trionfi la forza della parola. Perché nella lotta alle mafie la parola è l’unico strumento che abbiamo». A Sangineto sono state premiate anche altre due eccellenze calabresi: la scrittrice Francesca Chirico, per la sua battaglia personale a favore delle donne e il docente Unical Giancarlo Costabile, al quale è andato il Premio per il mondo accademico e per il suo impegno nel coltivare una cultura della legalità con “Resistenza”.