SIAMO FUORI ANCHE DAI PARCHI LETTERARI

“Ci risiamo. San Giovanni in Fiore resta fuori anche dai parchi letterali. La giunta regionale ne istituisce 12 in Calabria e resta fuori, guarda caso, proprio la città di Gioacchino da Fiore. Dispiace davvero assistere a questo trattamento al quale è stato relegato il nostro paese da parte di Scopelliti e dei suoi assessori”. E’ quanto hanno dichiarato i consiglieri comunali del Partito democratico, dopo aver appreso, da notizie di stampa, che la nostra comunità è fuori da queste scelte. I consiglieri del Pd “prendono atto, ancora una volta, del trattamento discriminatorio al quale viene sottoposta la nostra città da parte di chi, invece, aveva promesso mare e monti nelle due campagne elettorali amministrative. Non è la prima volta che la nostra città viene esclusa da finanziamenti da parte della Regione. Era successo la scorsa estate con i fondi Por sul turismo, si ripete oggi sul piano squisitamente culturale. Evidentemente il centrodestra che amministra la Calabria – sostengono i consiglieri comunali del Pd – non tiene in nessuna considerazione la nostra comunità. L’elenco della “spesa”, purtroppo, é lungo, troppo lungo per una popolazione che aveva riposto in Scopelliti la speranza di un futuro migliore. Invece, in questa nostra martoriata terra, il governatore, dopo aver fatto man bassa di voti alle elezioni regionali del 2010 (con 7500 preferenze), si è completamente dimenticato di questa città altrimenti non si spiega questo trattamento al quale siamo continuamente sottoposti. Ci aveva detto che l’ospedale sarebbe stato addirittura potenziato e oggi, invece, é stato ridotto ad un semplice poliambulatorio; ci avevano garantito che Lorica avrebbe avuto una pioggia di finanziamenti per rilanciare il turismo sull’altopiano della Sila e oggi si rischia seriamente, se non si interviene energicamente sul ministero dei trasporti per una proroga sui vecchi impianti di risalita, di lasciare la “perla della Sila” senza cabinovia e quindi a secco di sciatori con tutte le conseguenze che ne consegue per il comparto economico; ci avevano garantito un trattamento nuovo e diverso, rispetto al passato, per quanto riguarda i precari di Sial e Cooperative ma alla data attuale, circa 400 precari, non ricevono il sussidio da quattro mesi; c’era la promessa di avviare la stabilizzazione dei lavoratori Lsu-Lpu, ma anche in questo settore non si è mosso nulla. Di tutte le promesse fatte, sono rimaste solo parole, solo belle parole. Insomma – proseguono gli esponenti del Pd – tutto ci saremmo aspettati tranne questo modo di agire da parte del governo regionale. Purtroppo, non bastano le nostre continue e reiterate proteste verso la giunta regionale per far cambiare le cose. A Scopelliti e soci, evidentemente, le nostre lamentele da un orecchio entrano e dall’altro escono. Ora ci aspettiamo che la civica amministrazione e l’assessore al ramo spieghino ai sangiovannesi questo trattamento al quale siamo stati relegati dai governanti regionali”. La mancata inclusione del Parco Gioacchino da Fiore fra i progetti regionali impone, almeno, una protesta da parte della Civica amministrazione sangiovannese, mentre sono in molti a sostenere che, sarebbe opportuno che l’assessore alla cultura del nostro comune, Giovanni Iaquinta, inviasse una bella lettera di dimissioni al suo sindaco e per conoscenza all’assessore regionale Caligiuri, che non può venire a San Giovanni in Fiore a prenderci per i fondelli, in nome di un’amicizia che è solo di “facciata”. Perché a Caligiuri sia di Gioacchino che di Iaquinta non gliene frega un c… “Possibile – prosegue la nota degli esponenti del Pd – che la città di uno dei più grandi personaggi del medioevo viene esclusa dai parchi letterali? Lo sanno, costoro che in questa città c’è uno dei più prestigiosi Centri internazionale di studi su Gioacchino da Fiore riconosciuto da studiosi di tutto il mondo come un modello da imitare? Evidentemente tutto ciò viene volutamente ignorato, altrimenti non si spiegano alcune decisioni così punitive nei confronti della nostra popolazione. Nonostante l’ufficialità della notizia, apparsa sui principali organi di stampa regionali, stentiamo a credere – concludono i consiglieri comunale del Pd – che San Giovanni in Fiore sia stata esclusa dai parchi letterali. Se, però, dovesse essere vero qualcuno se ne assuma le proprie responsabilità e si comporti di conseguenza”.

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