ACCANITO LETTORE DI GIORNALI

di Saverio Basile

Tra tanti apatici verso la lettura, di cui abbiamo avuto modo di parlare in passato, a proposito del consumo del giornale come “bene di prima necessità”, abbiamo scoperto un pensionato che di giornali quotidiani ne fa incetta ogni giorno. Si chiama Mario Orlando, 64 anni, pensionato, con un passato di lavoratore nel settore edilizio, in giro per diverse città del Nord Italia: Milano, Torino, Reggio Emilia e Parma, sempre al servizio di grandi imprese di costruzione.

Come è nata questa passione? “Più che una passione è diventata un’esigenza. Io ho sempre dedicato quattro-cinque ore al giorno alla lettura dei giornali”.

Ma, da quando? “Diciamo da sempre, da quando ho avuto una certa indipendenza economica, anche perché lavorando fuori, non sempre avevo voglia la sera di uscire e così il giornale mi teneva compagnia e speravo sempre di trovare notizie che riguardassero la Calabria e il mio paese”.

Lei, mi ha detto che è stato educato verso la lettura addirittura dal suo maestro elementare? “Esatto. Il mio maestro elementare è stato il prof. Meluso che portava in classe il giornale e pretendeva che noi facessimo un riassunto su un articolo che di volta in volta ci proponeva e da allora è cominciata questa mia passione verso la lettura”.

Oggi che è “cresciuto”, quanti giornali compra ogni giorno? “Tutte le mattine compro: Gazzetta del Sud, Il Quotidiano del Sud, Corriere della Sera oltre ad un giornale sportivo che alterno tra Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport, oltre ai giornali locali che addirittura colleziono”.

Una bella spesa? “E quanto dice mia moglie, ma io non fumo, non gioco, non ho altri vizi. Credo di potermi permettere questa spesa”.

È vero che, se un giorno non dovessero arrivare i giornali, magari a causa di uno sciopero, lei diventa nervoso? “Diciamo che mi sento privato di un bene al quale oggi non saprei più rinunciare. E così torno alla lettura dei quotidiani del giorno prima alla ricerca di qualche articolo che avevo saltato”.

Che tipo di notizie predilige? “Leggo di tutto, ma mi soffermo soprattutto sugli articoli di attualità, di costume e su personaggi che contribuiscono o hanno contribuito all’elevazione del genere umano. E poi, leggo soprattutto articoli di curiosità in generale. Devo dire che da un po’ di tempo ho perso l’amore verso la politica e di conseguenza mi butto di più verso lo sport approfondendo, a mio modo, le notizie che riguardano la mia squadra del cuore: l’Inter”.

Alla fine la passione per la lettura è riuscito a trasmetterla anche ai suoi familiari? “Diciamo di sì. Io ho quattro figlie: due stanno a nord Italia ed insegnano, una in Germania e un’altra a San Giovanni, ma tutte e quattro “divorano” giornali”.

Mentre sua moglie mi diceva che non se la sente di buttare i giornali una volta letti. È vero? “Anziché buttarli nella spazzatura preferisce regalarli a chi li utilizza per altri scopi”.

Cosa si sente di dire a quanti potrebbero comprare un quotidiano e non lo fanno? “Non sanno cosa si perdono. In fondo un giornale quotidiano è una finestra aperta sul mondo e loro si privano di affacciarsi da questa finestra per scrutare quello che succede a Mosca, a Pechino, a New York o a Parigi ecc. E poi il costo di un giornale è talmente irrisorio che non rende poveri chi spende un euro e mezzo al giorno.”

Grazie. Una bella lezione di civiltà! Che arriva da un lavoratore delle braccia direttamente ad un popolo di pseudo intellettuali, indifferenti verso la carta stampata.

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