Martedì 5 giugno, con una lezione alle ore 10 del magistrato della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio (in foto, ndr) presso il locale Liceo classico, si concluderà “Scuola di antimafia”, l’iniziativa del Comune di San Giovanni in Fiore (Cs) volta a promuovere l’impegno civile e la cultura della legalità contro la penetrazione della ‘ndrangheta nel tessuto sociale ed economico. «Nei ragazzi c’è – afferma il sindaco di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro – sete di conoscenza e fame di giustizia e verità. L’ho riscontrato negli incontri che nelle scuole abbiamo finora tenuto con vari esponenti dell’antimafia, così come ho visto viva sensibilità e attenzione dei docenti e dell’intero personale scolastico». «Come Comune abbiamo dato – prosegue Belcastro – un segnale forte, rispondendo con l’intervento politico-culturale ai tentativi di invadere il territorio da parte della criminalità organizzata, emersi nelle inchieste “Six Town” e “Stige”, condotte proprio dal dottor Guarascio e dal procuratore Nicola Gratteri. “Scuola di antimafia” proseguirà durante il nuovo anno scolastico. Siamo convinti d’aver gettato un seme robusto per alimentare quella difesa delle regole, della libertà e della democrazia che hanno sempre contraddistinto la nostra gente». «Credo – conclude il sindaco – che anche altri municipi possano seguire il nostro esempio, atteso che la lotta alla mafia, come raccomandava Paolo Borsellino, deve essere un movimento culturale e morale che coinvolga tutti, specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità».