Un corteo di comparse e figuranti in abiti d’epoca, il drappello dei soldati borbonici in divisa, Anna Marsich, la madre dei fratelli Bandiera giunta a Cosenza per vedere per l’ultima volta i loro figli condannati a morte, l’avv. Cesare Marini, uno dei difensori d’ufficio assegnati ai cospiratori dal Tribunale Militare, il presidente della Commissione militare che emana la sentenza finale, Attilio ed Emilio insieme ai loro compagni, vestiti con umili sai e con il volto coperto da un velo nero che intonano commossi e con voce vibrante un coro dell’opera di Mercadante “Donna Caritea”: “Chi per la patria muor vissuto è assai, la fronda dell’allor non langue mai. Piuttosto che languir sotto i tiranni, è meglio di morir sul fior degli anni“, confortati da un sacerdote e accompagnati alla fucilazione dal cupo e martellante sottofondo dei tamburi: sono stati questi i protagonisti del I° Corteo Storico “Chi per la patria more” svolto a Rovito domenica 23 settembre. L’iniziativa, è nata da un’idea-progetto della giornalista Cinzia Gardi ed è stata promossa dalla Pro Loco Rovito per sottolineare il contributo offerto da cosentini e rovitesi alla storia risorgimentale, ma anche per spingere le giovani generazioni a recuperare ideali e valori che hanno portato all’unità dell’Italia e per attrarre turisti e curiosi a cui far apprezzare le bellezze e le tipicità del piccolo borgo alle porte di Cosenza. Una manifestazione che ha ottenuto oltre al patrocini del Comune di Rovito, anche quello della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza e del Comune di San Giovanni in Fiore.
Molto soddisfatta la Presidente della Pro Loco Rovito, Carla Pecora. “Estata – ha detto – un’esperienza bellissima ed esaltante, che ha coinvolto i giovani, gli alunni e gli insegnanti dell’Istituto “T. Cornelio” di Rovito e che si è sviluppata attraverso cinque iniziative programmate nel corso dell’intero anno che hanno avuto il loro momento “clou” nel viaggio a Venezia, dove un gruppo di circa 50 persone si è recato per deporre un omaggio floreale sulla tomba dei Fratelli Bandiera ospitata nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo”. La serata di domenica è proseguita con l’esibizione in Piazza Fratelli Bandiera delle scuole di danza del territorio (Dance Fusion di Manuela Loizzo, Mary Dance di Maria Francesca Cristiano e Tersicore di Elvira Amelio) che hanno ballato su coreografie e musiche risorgimentali. Il tutto si è concluso con un grande concerto dei Sabatum Quartet che ha presentato il suo ultimo lavoro intitolato “Jamu”, un’esortazione a dare ed offrire il meglio, ma anche uno spot della Calabria, giardino di colori da scoprire, apprezzare e in cui immergersi totalmente.
RIEVOCATA LA FUCILAZIONE DEI FRATELLI BANDIERA E COMPAGNI NEL VALLONE DI ROVITO
set 25th, 18
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