I FEDELI CHIEDONO: “SALVATE LA NOSTRA PARROCCHIA!”

Torna la preoccupazione tra i fedeli della Parrocchia dello Spirito Santo per la ventilata richiesta dell’Arsac, L’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese, di avere restituito il vecchio capannone, un tempo adibito a laboratorio dell’ex Scuola Tappeti e da oltre dieci anni concesso in comodato d’uso alla Curia di Cosenza, per la creazione di una chiesa da mettere al servizio della popolazione trasferita nella parte alta del paese, cioè quel grosso agglomerato di case sorte negli anni 60-70 intorno all’Hotel Dino’s che comprende tutta viale della Repubblica, la zona del Bacile, le Cuturelle e perfino il villaggio Colle Ciuccio. Attualmente la Parrocchia della Spirito Santo retta  da D. Benedetto Veltri, conta 3700 fedeli di religione cattolica. A nulla è servita una petizione pubblica diretta all’Arcivescovo di Cosenza, mons, Francesco Antonio Nolè e al commissario liquidatore dell’Arssa, dott. Stefano Aiello. Secondo notizie l’Arssa pretenderebbe una cifra che si aggirerebbe intorno a mezzo miliardo di vecchie lire, somma impossibile da reperire fra gli abitanti della zona. I parrocchiani che hanno costituito un Comitato di difesa della loro Chiesa, si sentono giustamente abbandonati e traditi dalle autorità, ma anche da un sistema assurdo che non tiene conto dei valori religiosi di un popolo, che ha antiche tradizioni in questo campo, non foss’altro per avere dato alla Chiesa oltre settanta vocazioni maschili e femminili. L’Appello che rivolge il Comitato al sindaco di San Giovanni in Fiore, Pino Belcastro e al governatore della Calabria, on. Mario Oliverio, è quello di intervenire presso il commissario liquidatore dell’Arssa, per trovare una soluzione conveniente, perché la parrocchia possa continuare ad usufruire del capannone che, intanto, ha urgenza di una manutenzione ordinaria che non si può procrastinare nel tempo per l’infiltrazione di acqua dal tetto. Un intervento urgente, per il quale occorrono al più presto non meno di 30 mila euro. Intanto stasera due sacerdoti della Curia arcivescoovile di Cosenza, hanno incontrato – su incarico dell’Arcivescovo Nolé – un gruppo di fedeli che fanno parte del Comitato spontaneo che difende l’esiastenza della Parrocchia dello Spirito Santo. I due sacerdoti cosentini riferiranno all’arcivescovo le richieste avanzate dal popolo di Dio: mantenere in vita una parrocchia al servizio di 3.700 cristiani di fede cattolica.

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