VITTORIO SGARBI IN DIFESA DI MARIO OLIVERIO

L’on. Vittorio Sgarbi, deputato di Forza Italia, ha spezzato oggi una lancia a favore del presidente della Giunta Regionale della Calabria on. Mario Oliverio, da più di due mesi “obbligato a risiedere nella propria abitazione di San Giovanni in Fiore” e di conseguenza impedito di fatto di svolgere le funzioni di governatore della Calabria, carica alla quale è stato democraticamente e largamente votato dai calabresi. Secondo Sgarbi si tratterebbe di un vero e proprio: “crimine la deportazione del presidente della Regione”.  Vittorio Sgarbi, chiede ai magistrati della Dda di Catanzaro di revocare l’obbligo di dimora a San Giovanni In Fiore (Cosenza) per l’attuale presidente della Regione Mario Oliverio, sotto inchiesta per una serie di ipotesi di reato tutte da dimostrare”.  “In Calabria – attacca Sgarbi – la magistratura ha sospeso la democrazia. Contro Oliverio ipotesi di reato debolissime e peraltro tutte da dimostrare. Ci sono dei confini alla violazione della democrazia e in Calabria sono stati ampiamente violati. Solo durante il fascismo – spiega Sgarbi – si portavano al confino le persone. Ed è quello che è accaduto a Oliverio, che non è il custode di un condominio, ma il presidente della Regione, e in questa sua funzione deve garantire il funzionamento dei servizi ordinari. Impedirgli di esercitare una funzione legittimamente ricoperta, è un grave abuso di cui i magistrati dovranno renderne conto. L’indagine della DDA – aggiunge Sgarbi – non è una verità accertata, ma solo una ricostruzione, ovviamente di parte, di vicende che debbono essere riscontrate. Costringendo il presidente della Regione all’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, provvedimento abnorme, lo si tratta come se fosse stato condannato con sentenza definitiva. La deportazione di Oliverio – conclude Sgarbi – è un crimine politico. La magistratura lo restituisca subito alle sue funzioni. Porterò la vicenda alla Camera con un atto ispettivo”.

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