Quattro giorni di festa per Lorica, la perla della Sila, che esalta l’autunno, una delle stagioni che d’ora in avanti non sarà certamente ritenuta “stagione morta” ma forse la più bella che offre l’altopiano silano, che si tinge di mille colori, offrendo ai visitatori panorami mozzafiato che fanno da cornice all’incatevole lago Arvo. Quattro giorni di fiera, con esposizioni dei prodotti tipici della Sila: dalle patate alle castagne; dai funghi ai salami, alla liquoristica, per non parlare dell’artigianato che ha trovato a Lorica la sua vetrina naturale e un pubblico esigente che ha saputo apprezzare il lavoro di tante nostre donne che con maestria lavorano ancora all’uncinetto nelle giornate fredde dell’inverno silano. Poi per tutti degustazioni, escursioni nei boschi seguendo i sentieri del CAI che l’infaticabile Giuliano Belcastro, un “patito” della Sila, ha tracciato sulle montagne più aspre dell’altopiano, mentre per gli appassionati della nountain bike altre scoperte e tanto sudore. Infine musica per tutti da quella folcloristica al concerto sotto le stelle. Per finire è in programma per questo pomeriggio una discussione su “Offerte turistiche e prospettive del territorio intorno al lago Arvo” con esperti ed amministratori locali interessati allo sviluppo di questa parte della Sila che gravita tra i comuni di San Giovanni in Fiore e Pedace e che è sede del Parco nazionale della Sila. “E’ stata una faticaccia – ha detto Monica Spadafora, una delle più attive organizzatrici di questa prima fiera di Lorica promossa dalla rinata Pro Loco – ma alla fine siamo riusciti nell’intento di avere richiamato l’interesse degli imprenditori, dei visitatori e anche degli amministratori locali, che ora dovranno mettere nelle loro agende anche lo sviluppo di Lorica”. Se dobbiamo dire la nostra: una manifestazione opportuna che ripropone di fatto lo sviluppo del lago Arvo e delle zone circostanti.