Il dott. Giuseppe Simone Bitonti, medico dell’Asp di Cosenza, è il nuovo presidente del Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore, lo ha eletto in maggioranza l’assemblea dei consiglieri (11 voti favorevoli, 3 schede nulle e 3 schede bianche) insediatasi nella stessa seduta. L’assemblea degli eletti in una fase successiva ha proceduto alla convalida dei cinque consiglieri subentranti ai colleghi chiamati dal sindaco Rosaria Succurro nella Giunta dai lei presieduta e cioè: Noemi Guzzo al posto di Daniela Astorino; Lucia Nigro al posto di Francesco Fragale e poi ancora Giovanni Fragale al posto di Patrizia Carbone; Luigi Guarascio al posto di Luigi Foglia e, infine, Cristian Bitonti al posto di Claudia Loria.  Il nuovo presidente del Consiglio comunale proviene dall’Udc, che ha rappresentato in passato nell’assise comunale, solo che nelle ultime elezioni si è presentato come capolista della lista civica “A Testa Alta”, che appoggiava come candidato sindaco Salvatore Mancina, ottenendo un lusinghiero numero di preferenze, esattamente 450 (il più votato di tutta la competizione). Negli interventi che sono seguiti il più critico è stato quello di Antonio Barile, diretto avversario della Succurro, che ha rimproverato al neo eletto presidente “di aver dato forma ad una alleanza trasversale in fase di ballottaggio determinando la vittoria del sindaco Succurro che in campagna elettorale aveva combattuto”. Barile ha annunciato “una opposizione corretta ma intransigente”. Mentre dagli interventi di Pietro Silletta, Salvatore Mancina e Domenico Lacava, tutte e tre candidati alla carica di primo cittadino, è emersa una certa apertura di collaborazione, quando “si tratta di fare gli interessi del Paese”. Quindi la presentazione della Giunta da parte della neo sindaca i cui nomi sono quelli che abbiamo fornito nei giorni scorso con le rispettive deleghe assegnate. La campagna elettorale, le elezioni, il ballottaggio sono momenti ormai “archiviati” e di conseguenza ci si augura tutti che in Paese torni la serenità, si consolidino i rapporti di amicizie e di parentela sfilacciati nel corso della campagna elettorale, prevalga il buonsenso e ci si metta a lavoro nell’interesse della Comunità che ha bisogno di ritrovarsi unita, anche per fare fronte alle minacce del Covid-19 che purtroppo è presente anche nel nostro Paese.