QUELLO SGUARDO MALIZIOSO VERSO LE DONNE

Achille Costa giunto nelle Calabrie per ricerche zoologiche

Visitò il nostro Paese nel lontano agosto 1876


Il prof. Vincenzo Piccolo, già direttore del Dipartimento della facoltà di Medicina Veterinaria presso l’Università Federico II di Napoli e nostro concittadino che puntualmente viene ogni anno ad estivare nella sua San Bernardo in Sila, ci ha fatto avere una relazione presentata alla Reale Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli dal socio Achille Costa, nell’adunanza del 14 maggio 1881, su un viaggio da questi effettuato nelle Calabrie, nell’estate del 1876, per ricerche zoologiche, con tappa nei paesi dell’ex Marchesato di Crotone, in Sila, ma anche nel nostro Paese, seguendo una metodologia che risale ad Alcmeone di Crotone che compì le prime dissezioni di animali. A parte il valore scientifico della relazione che merita un’attenta lettura per la conoscenza delle diverse popolazioni dei paesi visitati, abbiamo voluto estrapolare un passaggio che riguarda le nostre donne, da sempre al centro dell’interesse “malizioso” dei viaggiatori stranieri e dei forestieri in genere. “Giorno 6 agosto rimango in paese per dare assetto alle cose raccolte, – scrive Achille Costa – essendo determinato a partire il dì seguente per la Sila Grande. Non posso lasciare questo paese senza dir qualche cosa dei suoi abitanti. Ed invero lo studio dei popoli e delle fattezze delle diverse varietà di ogni razza non deve rimanere estraneo al naturalista; e San Giovanni in Fiore richiama sotto questo aspetto l’attenzione dell’etnografo. Dappoiché, in rapporto delle provincie napoletane, nel paese di cui parliamo il sesso femminile si presenta con un tipo dei più interessanti che si possa immaginare, precisamente negl’individui del popolo, che son quelli i quali debbono principalmente tenersi di mira quando si vuol giudicare del carattere di una razza. La statura ben proporzionata, le forme gentili, i lineamenti del viso perfetti, il suo colorito, l’occhio vivace ed espressivo, la fronte ben sviluppata, rendono le donne di San Giovanni in Fiore di una bellezza che può aver l’eguale, ma difficilmente esser superata”. Valutazioni che fece anche Norman Douglas, lo scrittore inglese che nel 1911 arriva nel nostro Paese e scrive: “Non ci vuole molto per scoprire che, a San Giovanni, l’oggetto di maggiore interesse è costituito dalle donne. Molti villaggi calabresi posseggono ancora i loro costumi caratteristici, ma sarebbe difficile trovare altrove tante belle donne in uno spazio tanto ristretto”.

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