IL PSI CHIEDE L’IMMEDIATA SOSPENSIONE DELLO SVERSAMENTO DI RIFIUTI NELLA DISCARICA DEL VETRANO

Si continua “indisturbati” a sversare la spazzatura nella discarica del Vetrano, in agro del comune di San Giovanni in Fiore, malgrado i tempi stabiliti dalla Regione Calabria, con ordinanza a firma di Jole Santelli, fossero scaduti il 20 novembre 2020. A denunciare l’abuso il Partito Socialista Italiano con una lettera inviata al sindaco del grosso centro silano nella quale riporta un passo saliente della convenzione: “Si Ordina al Consorzio Valle Crati, – è scritto nell’ordinanza – gestore della discarica, in via d’urgenza ed al massimo per i successivi otto mesi all’emanazione della presente ordinanza, nelle more dell’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio, alla coltivazione della discarica di San Giovanni in Fiore, località Vetrano, limitatamente al sovralzo della porzione del Lotto 1, individuato nella proposta progettuale con nota prot. 442 del 13.03.2020 e comunque fino al raggiungimento della volumetria massima complessiva di circa 24.000 (ventiquattromila) metri cubi”. Il direttivo del PSI locale si chiede ora “Non si capisce perché, ancora, alla data odierna del 3.12.2020, carovane di TIR, ogni giorno, stracolmi di rifiuti, provenienti da diverse località, si rechino presso la discarica del Vetrano per lo sversamento dei rifiuti. Adesso basta, non è più possibile tollerare che la discarica del Vetrano sia ridotta a pattumiera della Calabria. L’Assessore Regionale all’Ambiente Sergio De Caprio, dimentica di aver sottoscritto un verbale di intesa, congiuntamente al direttore generale del Dipartimento Ing. Domenico Pallaria, con l’Amministrazione Comunale di San Giovanni in Fiore al fine di chiudere entro il 20.11.2020 la discarica del Vetrano e procedere alla bonifica della stessa, a totale spesa della Regione Calabria?” Il PSI di San Giovanni in Fiore, invita il sindaco Rosaria Succurro a vigilare ed intervenire energicamente, se necessario, per il rispetto degli accordi”. Non è concepibile che a violare la legge fosse proprio chi è preposto a farla rispettare.

Nella foto un’immagine di un incendio che ha mandato in fumo milioni di metri cobi di rifiuti durante l’ultima ordinanza di riapertura, con grave rischio per la salute degli abitanti della zona che non sono pochi.

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