“Da troppo poco tempo in carica, il sindaco Succurro non ha evidentemente avuto il tempo necessario a comprendere la reale situazione finanziaria dell’Ente che amministra”. E’ quanto è stato evidenziato dall’ex sindaco Belcastro nel corso di una conferenza stampa, tenutasi presso la “Duchessa della Sila” in cui ha tenuto a precisare alcune inesattezze circolate sulla stampa in questi giorni. “E, infatti, già con la gestione di cassa aveva commesso un errore grottesco sostenendo di averla trovata vuota, per poi rendersi conto, a seguito di certificazione da lei stessa firmata, che al suo insediamento vi era un attivo di + 2milioni 608.227,56 euro. Ed è del tutto ovvio che una parte di questa somma sia stata spesa in questi mesi dalla sua stessa amministrazione, perché la cassa a questo serve ed è dinamica per antonomasia. Chiarito ciò, - ha proseguito l’ex sindaco – entriamo nel merito del bilancio preventivo. Intanto il sindaco parla solo di uscite e dimentica di elencare anche le entrate. Per cui è naturale ragionando così ritrovarsi in passivo, ma che non funziona così lo sanno anche i neofiti. Ma andiamo per ordine: 1.Rispetto ai pagamenti di Sorical, il Comune di San Giovanni in Fiore è in regola, tant’è che non ha mai avuto problemi di riduzione di portata per morosità. Sorical ogni fine anno manda abitualmente la richiesta ai Comuni di rientrare da eventuale morosità, ma per come abbiamo fatto noi per 5 anni, basta inoltrare gli estremi dei pagamenti effettuati. Si sottolinea, inoltre, che il Comune deve ancora incassare dai cittadini il ruolo del 2019, pur avendo già pagato a Sorical questa annualità. 2. Pagamenti per gestione e conferimenti in discarica: per il 2017 ed il 2018 è in corso una rateizzazione senza interessi, consentita a tutti i Comuni dalla Regione Calabria, avendo la stessa inviato le tariffe in ritardo. E’, comunque, una spesa già prevista in bilancio. Sono state invece pagate, contrariamente a quanto dichiarato dal Sindaco Succurro, le annualità 2019 e 2020 regolarmente, fino ad aprile. Ciò perché è stato poi avviato un contratto diretto con Calabria Maceri, per ovviare al cattivo funzionamento degli ATO, con il conseguente ritardo di fatturazione da parte della stessa Calabria Maceri per i mesi residui del 2020.” Secondo l’ex sindaco belcastro “ San Giovanni in Fiore rappresenta, per quanto riguarda il settore rifiuti, una eccellenza essendo uno dei pochi Comuni virtuosi nei pagamenti, tant’è che non ha mai avuto i problemi di conferimento che hanno avuto, invece, altri comuni morosi come Cosenza, Rende e Rossano-Corigliano. Questo il nostro sindaco dovrebbe saperlo bene perché, ricopre anche il ruolo di assessore presso il comune di Cosenza. Peraltro, a copertura del conguaglio sull’annualità 2019, a seguito di numerosi incontri con l’Assessore regionale Di Caprio e la sua struttura tecnica, tutti documentati e verbalizzati, si è ottenuto il riconoscimento delle royaly per l’ulteriore utilizzo del Vetrano quantizzate in 240 mila euro che coprono, di fatto, la spesa del conguaglio. Tali Royalty dovranno essere, ovviamente, incassate anche per il 2020. Queste, insieme all’incasso di circa 2 800.000 euro previste per l’incasso del ruolo idrico e Tarsu, che per la pandemia sono stati mandati ai cittadini volutamente in ritardo, andranno ulteriormente a rimpinguare le casse già solide dell’Ente, consentendo così una gestione serena delle uscite che un comune ordinariamente deve affrontare. (ovviamente il Sindaco ha dimenticato di elencare questi incassi). 3. Politiche sociali e perdita del finanziamento PAC pari a 500mila euro: si tratta di un progetto, per il quale era necessario che il Comune anticipasse gran parte di tali somme per cui a malincuore abbiamo dovuto rinunciare, in quanto si era in pieno dissesto e non era consentita alcuna anticipazione di cassa. Per quanto riguarda i 2,3 milioni di euro. Certo che ci sono questi debiti, ma provengono appunto dalla gestione del debito del dissesto, affidato ad una commissione liquidatrice dal Ministero, il cui risultato non è dipendente dalla nostra azione amministrativa, ma è solo una delle conseguenze delle procedure legate al dissesto. Anche rispetto a ciò, però, siamo stati lungimiranti programmando incassi adeguati a sanare anche questa spesa prevedibile (vendita loculi cimiteriali, condoni edilizi ecc.)”. Per quanto riguarda gli LPU ed LSU, infine, l’ex sindaco Belcastro ha tenuto a precisare: “ci pregiamo di poter richiamare la delibera di Giunta del 24 gennaio 2020 con la quale era stata già approvata l’assunzione di 60 unità lavorative mancanti in organico e due verticalizzazioni. A questa procedura è seguita l’istanza inoltrata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha dato la possibilità di stabilizzare tutti i lavoratori. Istanza su cui solo nel novembre scorso il Ministero ha comunicato il via libera, consentendo così all’amministrazione in essere di procedere all’attivazione delle procedure di stabilizzazione di tutti gli LPU ed LSU. È farlocco sentire dire al sindaco che avrebbe fatto i salti mortali per recuperare la parte di somma che deve impegnare il comune, poiché questa è scritta in bilancio ed è riportata sia nella sua che nella nostra delibera del fabbisogno. Quindi i soldi per le stabilizzazioni sono sempre stati disponibili nei bilanci del Comune di San Giovanni in Fiore e questo lo sanno bene anche i sindacati. Concludendo, riteniamo del tutto fuori luogo il tentativo del sindaco Succurro di volerci tirare dentro ad una polemica sterile e strumentale, che, peraltro, non ci ha mai appartenuto”.