IN CONSIGLIO COMUNALE SI TORNA A PARLARE DI DISSESTO

Ieri il Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore ha preso atto della delibera numero 36/2021 con cui la Corte dei Conti, ha accertato criticità di bilancio e cassa sulla gestione finanziaria 2015-2017 e invitato l’ente ad adottare le misure correttive entro 60 giorni. All’inizio della seduta, la giunta in carica ha risposto a un’interrogazione del consigliere di minoranza Domenico Lacava (capogruppo del Pd): sull’organizzazione e l’utilizzo dei lavoratori della cosiddetta “Legge regionale 15”; sul prossimo avvio dei corsi di formazione all’impresa da parte della società Promoidea, che prima dovrà definire la relativa graduatoria; sul raggiungimento o meno degli equilibri di bilancio comunale. Lo stesso consigliere di minoranza ha tra l’altro detto che il Comune ha raggiunto questi equilibri, per come già dichiarato il 17 dicembre scorso, sicché «ciò significa che l’ente non è in difficoltà». Il sindaco Rosaria Succurro ha esposto le diverse criticità segnalate nel documento della Corte dei Conti, che aveva già scritto al Municipio nell’aprile 2019. Succurro ha quindi riferito che il Comune rispose allora fuori termine, cioè il 7 settembre 2020. Soprattutto, si è soffermata sui rilievi della Corte dei Conti in merito all’impiego, finora incerto, di fondi vincolati al contrasto del dissesto idrogeologico: 5.298.370 per il 2015, 4.808.825 per il 2016 e 5.613.893 per il 2017. Il primo cittadino di San Giovanni in Fiore ha quindi riassunto le altre obiezioni della Corte dei Conti, relative alla non congruità, secondo l’organo di controllo, di specifiche poste di bilancio. In conclusione il sindaco ha ribadito che, al momento in Comune ci sarebbero debiti per circa 10 milioni di euro, ma ogni sforzo, ha assicurato, verrà profuso per evitare il dissesto finanziario dell’ente. Il consigliere di opposizione Salvatore Mancina (capogruppo di A testa alta) ha chiesto «la convocazione urgente di un Consiglio comunale esclusivamente dedicato alla situazione economica del paese». Il consigliere di opposizione Pietro Silletta (capogruppo di Rinascita florense) ha lamentato la mancanza della diretta web della seduta, chiedendone il motivo. Gli ha replicato il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Bitonti, il quale ha rimarcato che «la diretta c’è sempre stata» e che verificherà perché nello specifico non è stato possibile averla. Comunque su Sila Tv è possibile vedere l’intero Consiglio comunale, ha precosato. Silletta ha poi proposto l’istituzione di una commissione consiliare speciale sull’andamento della pandemia nel territorio. In quanto ai conti del municipio, lo stesso consigliere di opposizione, ha sollecitato «un lavoro congiunto nelle commissioni, perché – ha scandito – o stiamo creando terrorismo oggi, oppure lo stato dei conti è davvero grave e in ogni caso stiamo aprendo un percorso da cui non si può più tornare indietro». Il consigliere di opposizione Antonio Barile (capogruppo di Barile Sindaco), ha ricostruito le vicende del dissesto dichiarato quando era sindaco. Ha quindi proseguito: «Specie i Comuni dell’interno calabrese hanno problemi finanziari per causa del taglio dei trasferimenti centrali e dell’inefficienza della politica alla guida degli enti locali, concentrata sul consenso e priva del coraggio di risparmiare e recuperare i tributi non pagati». Secondo Barile «l’addetto stampa del Comune non serve, è uno spreco, e non può essere un Ufficio marketing». In risposto ai diversi interventi dell’opposizione il sindaco Succurro ha affermato: «Ci sono consiglieri di minoranza che vengono a chiedere incarichi per soggetti che a loro interessano. Sul Covid stiamo dando ogni giorno dati certificati e puntuali. Abbiamo stabilizzato e valorizzato gli Lsu-Lpu. Ancora, gli incarichi che abbiamo assegnato hanno costi dimezzati rispetto al passato. Questi non hanno prodotto incrementi di spesa e ci hanno consentito di recuperare risorse, da subito già per 70 mila euro. L’addetto stampa è invece essenziale per dare all’esterno un’immagine diversa della città. Inoltre per l’emergenza neve dell’anno scorso erano stati stanziati 120 mila euro. Nel merito noi abbiamo speso un terzo, rispetto a chi ci ha preceduto, e con maggiori risultati». Altri interventi sono stati pronunciati nel corso del consiglio dai consiglieri Antonio Veltri, Salvatore Cocchiero, Noemi Guzzo e Lucia Nigro. La seduta è terminata con la presa d’atto della delibera numero 36/2021 della Corte dei Conti, Sezione controllo per la Calabria, datata 24 febbraio 2021.

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