UN CASO DI “VARIANTE INGLESE” DEL COVID-19 ANCHE A SAN GIOVANNI IN FIORE

Un caso di “variante inglese” del Covid-19 anche a San Giovanni in Fiore. È quanto è stato comunicato questa sera all’Asp di Cosenza dall’Istituto Superiore della Sanità. La comunicazione preoccupa l’intera cittadinanza silana che si è chiusa in casa, mentre il sindaco Rosaria Succurro fa sapere che bisogna restringere i confini del Comune all’ingresso di non residenti. “Chiunque debba recarsi nel nostro Paese – fa sapere – ha l’obbligo tassativo di comunicarcelo anzitempo, specificando i propri dati anagrafici e il posto di soggiorno, per procedere ai controlli per l’espletamento del periodo di quarantena, a meno che non sia in grado di produrre un certificato attestante l’esito negativo di un tampone molecolare effettuato 72 ore prima dell’arrivo”. Intanto, il sindaco Succurro, consiglia i propri cittadini di restare in casa, stante il numero di soggetti positivi riscontrati a tutt’oggi che sono 52 (da tampone molecolare) e 8 (da test igienico). Fermo restando che c’è l’effettivo timore che il quadro epidemiologico possa peggiorare nelle prossime ore. Il sindaco ha provveduto altresì a sollecitare l’Asp di Cosenza affinché provveda a fornire un numero adeguato di vaccini per una capillare copertura della campagna vaccinale ed ha confermato l’ubicazione di due sedi per la somministrazione allestite nei locali dell’ospedale: una nell’ambulatorio di oncologia con ingresso indipendente dalla parte retro dell’ospedale ingresso piano terra e l’altra nei locali dell’ex Guardia medico, sull’immediata sinistra all’ingresso del presidio ospedaliero. La situazione è precipitata in giornata e c’è l’effettivo rischio di essere dichiarata “zona rossa”.

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