di Biagio Merandi

Finalmente ci siamo. Oggi possiamo discutere di fattibilità, di speranze e di sogni che prendono corpo. L’Alta Velocità è ora un progetto realizzabile, e parliamo di AV vera, che prevede la costruzione di nuove tratte, permettendo il collegamento di circa 405 Km tra Salerno e Reggio Calabria. Non un AV di rete, dunque. Il progetto sarà finanziato in larga parte con i fondi del Recovery Plan, avvalendosi tuttavia anche di fondi nazionali ed Europei destinati alle grandi opere. ” Un traguardo storico “, come lo ha definito la parlamentare PD Enza Bruno Bossio, che tuttavia ha provocato non poche polemiche, alcune delle quali del tutto scollate dalle realtà fattuale, come se il raggiungimento di un risultato, lo ribadisco, storico, per la nostra Regione non costituisse motivo di gaudio comune, un sentimento di soddisfazione condiviso! A chiudere,  tali polemiche le dichiarazioni del premier Mario Draghi nella conferenza stampa di pochi giorni fa, nella quale ribadisce che “nel fondo di accompagno al Pnrr c’è una posta per l’Alta Velocità Salerno Reggio Calabria”. In verità, le parole di Draghi non aggiungono nuovi elementi alla vicenda, né tantomeno autenticano ciò che aveva ben spiegato Enza Bruno Bossio, alla quale va riconosciuto il merito di aver lavorato con impegno e abnegazione in tutti questi anni nelle istituzioni affinché si giungesse alla fattibilità di questa opera grandiosa. Questa vicenda ci insegna che le grandi battaglie politiche non si fanno sui giornali o davanti le telecamere, ma sono frutto di uno sforzo costante nelle istituzioni, della volontà ad imporsi con fermezza ai tavoli di discussione. Al populismo si risponde con le risposte concrete ai cittadini, come è avvenuto a riguardo della drammatica frana nel centro storico di Amantea. Grazie all’ interesse di Enza Bruno Bossio ci sarà un intervento della Protezione civile per questa emergenza. La politica c’è. Il futuro è adesso.