UNA LETTERA CHE LUSINGA I COMPONENTI IL CENTRO STUDI GIOACHIMITI
di Luigi Basile
Il Papa Emerito, Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius Ratzinger, ha fatto pervenire a firma di suo pugno una lettera che lusinga il presidente del Centro internazionale di studi Gioachimiti, Riccardo Succurro e tutti i membri che compongono il prestigioso Centro culturale calabrese.Riportiamo quì appresso il testo integrale della lettera: “Illustrissimo Signor Presidente, vorrei esprimerLe il mio più grande ringraziamento per la sua cordiale lettera del 23 giugno scorso: È per me una gioia constatare la pubblicazione dell’Opera omnia di Gioacchino da Fiore che in una moderna edizione critica ne raccoglie gli scritti più importanti. Quando negli anni Cinquanta – prosegue la lettera di Benedetto XVI – scrissi il mio lavoro sulla Teologia della storia di San Bonaventura dovetti utilizzare l’edizione del 1538 (?), pubblicata nella Repubblica di Venezia. A quel tempo Gioacchino era ancora considerato un sognatore sulla cui opera si preferiva tacere. Per questo il nome di Gioacchino da Fiore non compare nell’edizione scientifica delle opere di San Bonaventura, curata dai francescani, che per il resto soddisfa pienamente le esigenze di una edizione scientifica. Da allora l’opera di Gioacchino è stata al centro di ampi dibattiti, e il silenzioso abate da Fiore si meraviglierebbe di tutto quello che oggi gli si attribuisce. Per questo la pubblicazione di una moderna edizione dei suoi scritti rappresenta un’assoluta necessità, alla quale Lei ha corrisposto con il Suo Centro Internazionale di Studi Gioachimiti. Con i più cordiali saluti e i migliori auspici. Suo Benedetto XVI”. In un P.S. ha scritto “Sarei grato di ricevere tramite le Poste Italiane le opere in questione.” Come si evincere il Papa emerito è ancora oggi uno studioso di Gioacchino da Fiore di cui ha avuto modo di apprezzare la “Concordia del Nuovo e dell’Antico Testamento”, pubblicata di recente.